Sofia D’Elia, è ‘la giovane’ Alda Merini: “Poterla interpretare è stata un’opportunità bellissima”
Folle d’amore, il film di Roberto Faenza su Alda Merini, ripercorre tutta la vita dell’indimenticabile poetessa. Ad interpretarla da giovane, c’è la promettente attrice pugliese Sofia D’Elia, molto legata al suo personaggio e a ciò che rappresenta. In una interessante intervista rilasciata sulle pagine di Cosmopolitan, la diciassettenne ripercorre le tappe che l’hanno portata ad interpretare Alda Merini, un profilo di spicco e di grande peso culturale, con la quale sente di avere sicuramente qualcosa in comune. “Poterla interpretare è stata un’opportunità bellissima e un onore immenso”, ha raccontato Sofia D’Elia.
La sua passione per la recitazione è iniziata da piccola e si è consolidata anno dopo anno. L’opportunità di interpretare Alda Merini le ha indubbiamente dato grande slancio, anche dal punto di vista emotivo. “Nel film la raccontiamo con una chiave diversa da quella che tutti immaginano, perché da ragazzina era piena di vita, di sogni, di passioni e di speranze. E, come tanti adolescenti, era anche malinconica, struggente, vulnerabile. In quegli anni scoprì l’amore per il piano: è stato magico scoprire di avere in comune con lei questa passione, vedere come riusciva a trasformare in armonia ogni sentimento”.
Sofia D’Elia e l’ammirazione per Alda Merini: “Ho divorato tutto ciò che potevo su di lei”
Sofia D’Elia, sempre nel corso dell’intervista riportata da Cosmopolitan, racconta come è stata la sua esperienza di Folle D’Amore e quali sono gli altri punti comuni che ha individuato con Alda Merini. In fondo far coesistere la poetessa con la persona che è Sofia non è stato così complicato, stando alle parole della giovane attrice.
“Quando ho registrato Folle d’amore avevo 16 anni, un’età in cui si è molto vulnerabili, fragile com’era la stessa Alda. Ho lavorato tanto sullo sguardo e sulla camminata per assomigliarla. Ma per capirla meglio, oltre a leggere la sceneggiatura, ho divorato tutto quello che potevo su di lei, non solo le sue poesie ma anche i racconti, le interviste e gli articoli”, ha detto la D’Elia, svelando di essere rimasta profondamente colpita dal disagio e dal malessere vissuto da Alda Merini nel corso della sua vita.