TIZIANA FERRARIO A “LE RAGAZZE”
Tiziana Ferrario sarà una delle protagoniste più note al grande pubblico della nuova puntata de “Le Ragazze” che ci apprestiamo a vedere questa sera su Rai 3, a partire dalle ore 21.20: infatti, nell’ultimo appuntamento stagionale col formato condotto da Francesca Fialdini e che si occupa di accendere i riflettori e dare spazio all’originale sguardo di quelle donne, di generazioni diverse, che hanno scritto a loro modo pagine importanti della storia italiana del Novecento (nel campo dell’arte, della politica, del sociale, ecc.), ci sarà spazio pure per una delle giornaliste Rai più amate e conosciute, e che nel suo campo è nota non solo per essere stata la prima donna ad aver condotto l’edizione serale del Tg1 nel nostro Paese, ma anche per il suo apprezzato ruolo di inviata di politica estera nelle più disparate zone del mondo.
Ma cosa sappiamo di Tiziana Ferrario e della sua oramai lunga carriera che l’ha vista per quasi quarant’anni lavorare nel servizio pubblico (lasciato solamente nel 2018 per continuare a impegnarsi nel privato nella difesa dei diritti delle donne)? Classe 1957 e oggi 65enne, la giornalista originaria di Milano (prima ospite non capitolina di questa puntata de “Le Ragazze” dopo le storie di Leonetta Marcotulli, Simonetta Matone e Grazia Di Michele) fu assunta in Rai nel lontano 1979 come praticante: da allora la Ferrario ne ha fatta di strada, trasferendosi poi a Roma nel 1982 per inaugurare la seconda edizione serale del Tg1 alle ore 22.30; da allora è stato un crescendo per la diretta interessata, tanto da ideare per il servizio pubblico spazi informativi e programmi ancora oggi molto apprezzati come “Unomattina”. Dal 1993 ecco la conduzione del Tg1 all’ora di pranzo e svolgendo il ruolo di caporedattore di cronaca. Negli Anni Duemila ha poi ripreso il ruolo di inviata all’estero e dal 2007 ha cominciato a condurre la prestigiosa edizione serale del telegiornale principale del servizio pubblico.
TIZIANA FERRARIO E LA STORIA DI LIDYA FRANCESCHI: “DONNA STRAORDINARIA CHE…”
Nel corso della sua carriera Tiziana Ferrario non ha solo ricevuto diversi premi e riconoscimenti importanti, ma ha ottenuto anche altre vittorie dal punto di vista privato e professionale: se nel suo cursus honorum si ricordano anche due Telegatti consecutivi e vari premi giornalistici, nel settembre 2003 l’allora capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, le consegnò le insegne di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica per il suo impegno civile come inviata di guerra. Nel 2010 invece fu reintegrata dalla magistratura con due ordinanze che diedero torto all’allora direttore Augusto Minzolini che l’aveva rimossa come conduttrice del Tg1 (nonostante la condanna della decisione da parte di vari comitati di redazione) per essersi opposta alla linea editoriale a detta della giornalista troppo vicina all’allora Governo. Dopo questa vicenda, la Ferrario concluderà la sua esperienza in Rai come corrispondente da New York.
Di recente la Ferrario ha dato alle stampe, per i tipi di ChiareLettere, il volume “La bambina di Odessa” racconta l’avventurosa storia di Lydia Franceschi, scomparsa nel 2021: donna, madre, insegnante, staffetta partigiana e soprattutto testimone della storia del Novecento. “Sono stata fortunata a incontrarla quando ero all’inizio del mio cammino di vita, e non finirò mai di ringraziarla” aveva raccontato l’autrice a proposito di quella ‘bambina’ italo-russa, nata in Ucraina negli Anni Venti da genitori italiani e protagonista della lotta partigiana, scontratasi nella sua vita con tante avversità e in più il dolore della morte di un figlio ventenne, leader di un movimento studentesco evento sul quale nel corso degli anni si è cercato di far emergere la verità. “Una donna straordinaria che ci ha lasciato un ricordo indelebile”.