Chi è Tiziana Nasi?

Tiziana Nasi è l’ex presidente del comitato paraolimpico di Torino 2006 e della Fisip ma è anche la cugina del grande Gianni Agnelli (detto l’avvocato). A La Repubblica, Tiziana aveva dichiarato: “Sono nata il giorno della democrazia cristiana, il 18 aprile del 1948 in San Salvario, in via Giacosa 38 dove ora ha sede la Fondazione Agnelli”.



Tiziana ha raccontato di aver avuto un’infanzia molto felice e costellata da sport di famiglia come: gli sci, il golf, il tennis e il nuoto. Sulla sua vicenda sentimentale invece, Tiziana ha raccontato a La Repubblica: “A 17 anni avevo una piccola storia con un ragazzo che è poi diventato mio marito. E mi sono sposata a 21 anni. Pertanto sono rimasta sempre un po’ la ‘fidanzatina’. Mi sono sposata nel 1969 a Castiglione perché i miei genitori all’epoca abitavano lì. E sono poi andata a vivere in Strada Superga, di proprietà della famiglia di mio marito, Giancarlo Bussei, dove tutt’ora vivo. Poi ho cacciato mio marito per varie vicende. Se ne è andato via lui. Siamo stati fidanzati per 5 anni e sposati per 18. Ora abita all’estero…”



Tiziana Nasi: la disabilità e il cugino Gianni Agnelli

La cosa più importante di Tiziana Nasi probabilmente sono stati i giochi paraolimpici; a La Repubblica, la cugina dell’avvocato Agnelli aveva dichiarato: “Se il Senatore Agnelli non avesse fondato Sestriere, se mio padre non fosse stato sindaco, se mio cugino non fosse morto, non sarei stata contattata nel 1991 da una signora che voleva organizzare i campionati italiani di sci per disabili. Mi chiamò per dirmi che voleva organizzare i campionati a Sestriere. Il 6 gennaio arrivarono i disabili. Nevicò moltissimo per tutta la manifestazione. Fu un successo. Ho avuto la fortuna di poter organizzare e decidere liberamente. Io non avevo mai visto fare sport alle persone disabili e devo dire che è stato fantastico. Hanno qualcosa in più rispetto agli altri”.



Sul cugino Gianni Agnelli invece, per i 20 anni dalla sua morte, Tiziana ha dichiarato: “Forse lui si batté anche troppo negli ultimi anni per tenere l’automobile, per tenere la Fiat, per tenere cose che dovevamo avere la loro dimensione giusta forse per poter continuare a essere quello che erano state. Ma se lui arrivasse stasera, come d’incanto, credo che darebbe una bella sistemata darebbe un sospiro di sollievo a tutta la città”.