Comicità e imitazioni ficcanti: questa è la vita professionale di Ubaldo Pantani, che in questi anni ci ha regalato sketch irriverenti e divertentissimi. Da Massimiliano Allegri a Carlo Conti, passando per Luciano Spalletti e Lapo Elkann, Ubaldo Pantani non si è mai risparmiato nel prendere simpaticamente di mira personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Radio Deejay, tuttavia, confessa di non aver sempre ottenuto riscontri benevoli per le sue imitazioni e di aver dovuto fare i conti con il risentimento di alcuni.

“Una volta si arrabbiò Tonio Cartonio della Melevisione. In un altro periodo lo facevo molto effeminato, si arrabbiò molto e non apprezzò. Nel mio caso la vanità supera la permalosità”, racconta Ubaldo Pantani, che con il suo marchio di fabbrica delle imitazioni ha costruito una brillante carriera.

Ubaldo Pantani e l’amore per l’imitazione: “Quella che mi ha fatto svoltare…”

Tra tutte le imitazioni, ce n’è una in particolare che Ubaldo Pantani porta nel cuore e riguarda un ex concorrente del Grande Fratello. “Ciò che mi ha un po’ fatto fare la differenza è stata Jonathan del Grande Fratello, quando sono andato con la Gialappa’s a fare Mai dire Grande Fratello. Avevo già sperimentato alcune cose: Paolo Fox nella trasmissione di Paola Cortellesi. Ho cominciato con personaggi d’avanguardia folli. Sono diventato imitatore negli anni successivi”.

Per Ubaldo Pantani l’imitazione è un’arte, offendersi non rientra nella sua concezione delle cose. “Si tratta di una celebrazione e quando si viene imitati bisogna essere contenti. Quando mi chiedono se qualcuno si è mai arrabbiato, rispondo sempre ‘Purtroppo no’. Ho conosciuto molti di quelli che ho imitato. Le imitazioni danno molto, tanto si pretendono”.