Valeria Rossi, la cantante di Tre Parole ospite di Arena Suzuki 2023
Valeria Rossi con “Tre parole“ ha conquistato le classifiche di vendite nel 2001. Un brano diventato un vero e proprio tormentone che ha permesso alla cantautrice di imporsi nel districato panorama musicale. Poteva mai mancare la sua hit nella terza ed ultima serata dell’Arena Suzuki 2023? No, infatti Valeria Rossi è una delle protagonista della terza delle tre serate dall’Arena di Verona Arena Suzuki dai 60 ai 2000, con Amadeus e le canzoni più iconiche di cinque decenni di musica italiana e internazionale interpretate dagli artisti originali! “Dammi tre parole: sole, cuore, amore!” – recitava il ritornello accattivante e martellante del brano che ha scalato tutte le classifiche di vendita dell’estate 2021.
La canzone fu scritto e realizzato per essere presentato al Festival di Sanremo condotto da Raffaella Carrà nella categoria Giovani, ma il brano fu bocciato dal direttore artistico Mario Maffucci. Una bocciatura che però non spense l’entusiasmo di Valeria Rossi che decise di presentare il brano al Festivalbar. A distanza di anni da quel successo, intervistata da Un Giorno Da Pecora la cantante ha rivelato di continuare a guadagnare grazie a quella canzone: “quando ho guadagnato con quella canzone? Forse una cifra intorno ai cinquemila euro l’anno”.
Valeria Rossi, la nuova vita dopo il successo di “Tre parole”
Dopo il grandissimo successo di Tre Parole, la vita di Valeria Rossi è cambiata. Dopo aver conquistato le radio e le classifiche del 2001, la carriera di Valeria Rossi è entrata in un limbo. Oggi la musica fa sempre parte della sua vita, ma ha iniziato a lavorare in una serra. Intervistata dal Corriera ha raccontato: “Tre parole è stata una canzone e un successo a cui sono grata, ma quello era il mio periodo di inconsapevolezza, dell’incoscienza. Lo definisco “la parte giovane della mia vita”, ora sono più matura e consapevole, pronta per nuovi progetti”. Non solo, la cantante si è anche lanciata in politica: “lo scorso anno mi sono presentata alle amministrative per una lista di centrosinistra. Da dieci anni vivo a Monza, mi piace il fermento della città, l’impegno di diverse associazioni. Ho voluto dare una mano, ma ho capito subito che non era il mio posto. Non ho nemmeno fatto campagna elettorale”.
Dopo il successo di Tre Parole, la Rossi ha lavorato anche all’anagrafe, un’esperienza che ha deciso di chiudere: “ad un certo punto durante la pandemia mi sono rimessa a studiare. Ho preparato il concorso, l’ho passato. Ci tengo a dire che nessuno sapeva chi fossi, al colloquio eravamo tutti mascherati. Però ora ho deciso di fare altro, ho bisogno di sentirmi di aiuto agli altri. Ho frequentato i corsi alla scuola d’Agraria del parco, ho imparato a condurre un orto, poi mi sono diplomata e sono diventata progettista degli spazi verdi per il benessere. Credo molto nella connessione con la natura”. Infine parlando di musica ha rivelato: “sono tornata a scrivere canzoni, ma questa volta in modo corale. Con Mattia abbiamo proposto un progetto di alternanza scuola lavoro a due classi del liceo di Scienze sociali Porta di Monza, ma ci piacerebbe estenderlo ad altre realtà per fare di Monza “la città che canta””.