Il 7 luglio del 1901 nasceva a Sora Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, conosciuto semplicemente come Vittorio De Sica. Un vero e proprio maestro di cinema: dalle interpretazioni in pellicole che hanno scritto la storia della settima arte italiana, alla regia di alcuni capolavori. Un’icona che verrà ricordata nella puntata di questa sera, giovedì 7 luglio 2022, di Techetechetè.
Figlio di un impiegato bancario e di una casalinga, Vittorio De Sica ha mosso i primi passi nel mondo della recitazione all’età di 15 anni, recitando in piccoli spettacoli organizzati per i militari ricoverati negli ospedali a causa della Prima guerra mondiale. Poi il trasferimento a Roma, con gli esordi in teatro e l’approdo sul grande schermo, datato fine anni Venti. Divenne subito uno dei divi più richiesti, protagonista soprattutto in commedie garbate e gradevoli.
CHI È VITTORIO DE SICA
Da Alessandro Blasetti a Luigi Comencini, Vittorio De Sica ha collaborato con i più grandi registi del panorama italiano. Senza dimenticare la sua attività in teatro e da documentarista. L’artista di Sora è considerato uno dei principali padri del neorealismo, in grado di tracciare un solco nella commedia all’italiana. Le sue pellicole continuano ancora oggi a rappresentare un punto di riferimento nella cinematografia nostrana, ma non solo. Quattro pellicole – “Suscia”, “Ladri di biciclette”, “Il giardino dei Finzi Contini” e “Ieri, oggi e domani” – hanno ottenuto il Premio Oscar come miglior film straniero. Il palmares parla da solo: dai Nastri d’argento alla Palma d’oro per “Miracolo a Milano”, passando per i David di Donatello e l’Orso d’argento. Sempre sulla cresta dell’onda, sia davanti che dietro la macchina da presa, fino alla prematura morte. Vittorio De Sica morì il 13 novembre del 1974 all’età di 73 anni, in seguito a un intervento chirurgico per curare un tumore ai polmoni di cui soffriva, all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine, presso Parigi. La sua salma riposa nel cimitero monumentale del Verano a Roma.