Ciro Valda, la “storia” malavitosa del padre dell’assassino di Francesco Pio Maimone

Che la criminalità organizzata sia ancora radicata nella società è forse tra le cose più contraddittorie dello sviluppo moderno. Le cosche malavitose lavorano ancora imperterrite e decidono le sorti di anime innocenti, stroncano vite umane senza alcun pudore e coscienza, per non parlare delle trame illegali per guadagni sporchi e spregevoli. In Campania la è la camorra ad offrire questo scenario degradante, con uomini senza vergogna che ancora si macchiano di azioni fuori dal mondo. Lo scorso mese di marzo ha perso la vita un giovane di 18 anni, Francesco Pio Maimone: il killer spregiudicato è il figlio di Ciro Valda, esponente di alcuni clan malavitosi.



Come spiega il portale VesuvioLive, Ciro Valda – padre dell’assassino di Francesco Pio Maimone – è stato un elemento di spicco del clan camorristico Aprea-Cuccaro. Altro caposaldo dell’organizzazione era appunto Angelo Cuccaro, al novero della cronaca nel 2011 per la sfilata dei Gigli a barra in sella ad una sfarzosa Rolls Royce. Dopo 2 anni di latitanza fu arrestato nel 2014 e condannato all’ergasto per l’omicidio di Luigia Esposito risalente a diversi anni prima, precisamente nel 1996.



Ciro Valda, dal tentato omicidio di sua moglie incinta all’agguato del 2013

Dopo il “sodalizio” con gli Aprea-Cuccaro, Ciro Valda – padre dell’assassino di Francesco Pio Maimone – passò al clan Amodio-Abrunzo. Nel 2003 si macchiò di un’azione spregevole; accoltellò sua moglie incinta e in seguito fu arrestato per tentato omicidio. Come spiega il portale, poco dopo la libertà ottenuta nel 2011 fu arrestato per spaccio di droga e due anni dopo perse la vita in seguito ad un agguato ordito dai sicari del suo stesso clan di appartenenza.

Stando a quanto riporta VesuvioLive, anche il secondo figlio di Ciro Valda – padre dell’assassino di Francesco Pio Maimone – è noto alle forze dell’ordine. In passato pare sia stato trovato in possesso di un eccessivo quantitativo di droga oltre ad essere stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di un giovane nemmeno maggiorenne. Anche la madre dell’assassino di Francesco Pio Maimone è balzata all’attenzione delle inchieste dell’antimafia; soprattutto dopo che di recente, presso la sua abitazione, sono stati fatti esplodere dei colpi di pistola. Il portale spiega come questo “rituale” sia definito “stesa”: una sorta di avvertimento da parte dei clan malavitosi.