Chi era Franca Rame e com’è morta?

Franca Rame era la moglie del grande attore teatrale e comico Dario Fo (morto nel 2016) ma era anche la sua più grande collaboratrice. Classe 1929, Franca Rame era un’attrice teatrale, drammaturga e politica italiana ed era anche una donna bellissima. Sul loro primo incontro e sulla nascita della loro storia d’amore, a Fanpage, Dario Fo aveva raccontato: “Il mio ricordo più felice è Franca Rame.

Eravamo ragazzi e pensavo che era troppo bella per me. Era adornata da ragazzi e anche uomini che cercavano di catturarla e io mi ero anche ritirato e messo da parte. Tutte le volte che incontravo i suoi occhi e il suo sguardo cercavo di non fermarmi li, di non incantarmi perché mi dicevo ‘non è per te’. E invece lei a un certo punto, di sorpresa, mentre eravamo fra le quinte mi ha preso le spalle, mi ha girato e mi ha baciato. È lei che ha deciso che io ero il suo uomo”. Quello tra Franca Rame e Dario Fo era un amore davvero grande, i due si sposarono nel 1954, nel 1955 nacque il loro primogenito: Jacopo e poi lei morì il 29 maggio 2013, a 83 anni, reduce da un’Ictus avuto solo qualche mese prima della morte.

Franca Rame: lo stupro e le parole di Dario Fo dopo la sua morte

Prima di morire, Franca Rame aveva avuto molto successo negli spettacoli teatrali, affiancata dal marito Dario Fo, aveva ottenuto diverse onorificenze e aveva anche condotto insieme a lui “Canzonissima” nel 1962. Franca però aveva attraversato anche periodi molto bui; era un’attivista e una politica italiana di sinistra, sostenne l’organizzazione Soccorso Rosso Militante e partecipò al movimento femminista alla fine degli anni 70, poi nel 1973 le accadde qualcosa di orribile.

Era il 9 marzo e fu costretta a salire su un furgoncino da cinque uomini appartenenti all’area dell’estrema destra, dai quali fu poi stuprata a turno e torturata. La vicenda fu ricordata a distanza di tempo nell’opera teatrale “Lo stupro”, del 1981. Dopo la sua morte, il marito Dario Fo ha continuato ad amarla e a parlare con lei. A Fanpage Dario Fo aveva raccontato: “Parlo con lei nei sogni, la vedo sempre giovane come quando ci siamo incontrati. Soprattutto ripete certe forme di dialogo che erano costanti come ‘non ricercare ad ogni costo il trionfo e non perdere il limite della coscienza, dell’umiltà e della modestia”.