Dal giornalismo alla conduzione televisiva, dalla radio al contesto autoriale: Luciano Rispoli appartiene a quella cerchia ristretta di coloro che hanno costruito la televisione italiana per come la conosciamo oggi. Il conduttore ha contribuito nel lasciare quei semi rivoluzionari che con lui hanno iniziato a fiorire e che poi nel tempo hanno lasciato frutti che ancora oggi sono ben visibili. Luciano Rispoli ci ha lasciati nel 2016 all’età di 84 anni a causa di una malattia che da tempo lo attanagliava.



Luciano Rispoli può essere collocato nel settore dei talk, definendolo con pochi dubbi tra i padri fondatori di un format che oggi domina quasi tutte le fasce orarie del piccolo schermo. Nel ‘75 porta in scena “L’ospite delle 2”: una trasmissione che effettivamente in più aspetti è riconducibile ai moderni talk show. Negli anni si è reinventato, ha adattato il suo estro alle necessità del pubblico e a lui dobbiamo gli esordi di altri grandi volti della televisione italiana: da Raffaella Carrà a Paolo Limiti, passando per Paolo Villaggio e Maurizio Costanzo.



Luciano Rispoli, l’amore per la moglie Teresa Betto e il rapporto con i figli: Valeria, Alessandro e Andrea

Luciano Rispoli è stato un maestro e la sua scomparsa non poteva che lasciare un solco profondo e doloroso non solo tra gli addetti ai lavori ma anche nel cuore dei suoi affetti più cari. Il conduttore ha condiviso un’intera vita con sua moglie Teresa Betto: la donna della sua vita e madre dei suoi 3 figli: Valeria, Alessandro e Andrea. Un amore viscerale con effetti positivi non solo per la serenità quotidiana ma anche dal punto di vista degli stimoli necessari nella sua longeva e iconica attività professionale.



“Era una persona garbata, che non ha mai voluto imporre nulla a noi figli; era molto moderno…”, queste le parole di Valentina – figlia di Luciano Rispoli – intervistata alcuni anni fa nel programma Oggi è un altro giorno. Un pensiero che lascia un’idea del conduttore anche nella scena quotidiana; l’immagine di un uomo sereno, genuino e soprattutto amorevole come testimoniato dalle parole del figlio Alessandro: “Ci ha sempre dato esempio a livello morale, aveva una grande senso etico”