Amanda Lear e Salvador Dalì: musa ispiratrice del maestro del surrealismo

Se è vero che l’arte può essere bizzarra, e viceversa, altrettanto vero è che Salvador Dalì può essere considerato il manifesto dell’essenza visionaria declinata nella creatività figurativa. Qualsiasi studente può vantare nel proprio bagaglio culturale l’approfondimento delle sue opere, idee, corredate da un modo di essere che definirlo sui generis risulterebbe riduttivo. Impresso nei libri di storia dell’arte e immortale per la cultura mondiale, Salvador Dalì ha avuto una vita intrisa di arte sotto ogni punto di vista.



Risulterebbe superfluo annoverare le tappe, le opere, i capolavori di Salvador Dalì; per quelli è possibile consultare qualsiasi libro di storia dell’arte, in qualsiasi lingua del mondo. Non tutti però sono a conoscenza di quelle che sono curiosità rilevanti in ambito privato e con particolare riferimento alla vita sentimentale. Il maestro del surrealismo e dell’arte visionaria pare amasse particolarmente l’Italia, e proprio con un volto noto del nostro paese, seppur non per i natali, è stato legato per diverso tempo. Si tratta di Amanda Lear; iconica conduttrice, cantante, attrice e chi più ne ha, più ne metta.



Amanda Lear, dal primo incontro con Salvador Dalì al rapporto a tre con la moglie Gala

Amanda Lear, nata in Francia ma cresciuta professionalmente soprattutto in Italia, ha spesso raccontato la sua intensa storia d’amore con Salvador Dalì. Per ben 17 anni l’attrice e modella è stata la sua musa ispiratrice, oltre che fonte d’amore. Le loro vite si incrociano per la prima volta a Le Catel, un locale parigino piuttosto rinomato. Il maestro del surrealismo resta colpito dalla bellezza della donna, che da allora diventerà un punto fermo della sua ricerca artistica tanto in ambito pittorico quanto cinematografico.



Il rapporto tra Amanda Lear e Salvador Dalì è stato particolarmente gettonato dal punto di vista mediatico principalmente per un fattore non proprio usuale. Al di là della passione, dello scambio artistico, l’attrice e cantante di origini francesi non era la sola a condividere la propria vita con l’artista. Si trattava infatti di un vero e proprio ménage à trois con la moglie Gala: “Lei era molto più vecchia di Dalì” – ha raccontato Amanda Lear – “Dalì era innamorato spiritualmente di sua moglie Gala, ma amava anche me“. Per sedici anni la storia a tre ha condiviso arte, amore e passione, con la cantante che ha sempre sottolineato come la sessualità fosse secondaria nel loro intenso rapporto. “Mi chiamava mi àngel… Diceva che era pazzo del mio scheletro, perché ero molto magra“.