Riprendere un incidente e non intervenire, è reato. A stabilirlo è stata la Procura di Roma, analizzando il caso di Francesco Sandrelli, morto a causa di un rogo sul Gra, Grande raccordo anulare di Roma. L’uomo è morto nel marzo 2023, dopo che la sua macchina ha preso fuoco, probabilmente per un cortocircuito scattato all’interno dell’abitacolo. Francesco si è accorto tardi di quanto stava accadendo e ha preso fuoco: prima ha vagato sull’asfalto coi vestiti incendiati, vicino alla sua Golf Volkswagen, mentre dopo essere stato soccorso, è rimasto un mese e mezzo in agonia in ospedale. Ben presto, però, sul web ha cominciato a circolare un video: lui in fiamme, nel panico.
Il video, girato da un viaggiatore con un cellulare, ha fatto il giro dei social, prima di essere ripreso da giornali e tv. Adriano, l’uomo che ha girato il filmato, si è trovato per caso sulla sua stessa carreggiata: ha tirato fuori il cellulare per riprenderlo ma non ha fatto niente per soccorrerlo. Così, ha girato mezzo minuto di video, nel quale si sentono inoltre alcune frasi offensive e sprezzanti, come “A zi’, hai pijato fuoco?” in romano.
Filma incidente sul GRA e non interviene: ora può finire a processo
Adriano, l’uomo che ha girato il video di Francesco Sandrelli in fiamme sul Grande raccordo anulare, avrebbe potuto telefonare ai soccorsi, far intervenire un’ambulanza, chiamare i vigili del fuoco. Invece, ha pensato di riprendere l’accadeuto. Silvia Sereni, pubblico ministero, ieri ha chiesto le indagini a carico dell’autore del video: è accusato di omissione di soccorso perché “non si è fermato a prestare aiuto e non ha chiamato il 112”, come spiega Libero. Ora il rischio è di un processo con una reclusione fino a cinque anni e il ritiro della patente. L’uomo, infatti, non ha allertato i soccorsi né provato ad aiutare la vittima avvolta dalle fiamme: ha solamente pensato di girare un video, probabilmente con l’unico scopo di postarlo sui social e farlo diventare virale.
Non solo il caso romano. Tanti i casi in cui invece di intervenire, automobilisti o passanti scelgono di girare video da postare poi sui social, non avvertendo i soccorsi. È successo ad esempio anche a Grosseto, dove due ragazzine che litigano e aggrediscono una coetanea, sparaventandola a terra e colpendola al viso, sono finite in rete. A riprendere questa volta sono stati gli amici: nessuno ha cercato di aiutare la vittima. Oppure un passeggero di un bus di Roma che si è accorto di essere su un mezzo con un autista addormentato: anche un questo caso, invece di svegliarlo e intervenire, lo ha preso in giro filmandolo.