Greta Thunberg continua le sue proteste ma ormai non fa più notizia. Ha infatti vent’anni e al suo posto, i media, rivolgono la propria attenzione agli ambientalisti che imbrattano i quadri nei musei e sporcano i monumenti storici, bloccando autostrade, competizioni sportive e così via. Così come Greta, si battono per i combustibili fossili ma dietro c’è qualcuno che li manovra dal punto di vista finanziario. Si tratta di miliardari, quasi sempre provenienti dagli Usa. Il loro guadagno è quello di ottenere dai governi provvedimenti Green fondamentali per le nuove “speculazioni finanziarie”, come spiega Italia Oggi.



Un’inchiesta del settimanale Washington Examiner ha fatto nomi e cognomi dei miliardari e delle organizzazioni “benefiche” che sono dietro agli ambientalisti. Sarebbero loro a finanziare e organizzare negli Usa e in Europa i gruppi ambientalisti, come spiega Gabe Kaminsky, reporter investigativo. “Sono finanziati dal Climate Emergency Fung, un ente di beneficenza con sede a Beverly Hills, legato alle celebrità di Hollywood e alle principali organizzazioni no-profit liberali che mirano a modellare l’agenda del partito democratico”, sottolinea l’esperto.



Chi distribuisce finanziamenti agli attivisti?

Il fondo Cef del quale parla il reporter Gabe Kaminsky è stato fondato nel 2019 da personaggi noti come Robert F. Kennedy e Trevor Neilson, investigatore che ha lavorato per Melinda&Gates Foundation. Tra i finanziatori ci sono anche Aileen Getty e Adam McKay, regista hollywoodiano: quest’ultimo avrebbe fornito 4 milioni di dollari. Il sito CLimate Emergency Fund ammette di aver distribuito nel 2022 più di 4 milioni di dollari a 44 entità globali, formando 45mila attivisti e generando 24mila risultati di stampa. Il direttore esecutivo del Ceffonasti è Margaret Klein Salamon, psicologa clinica diventata attivista per il clima: per distribuire i finanziamenti ai gruppi di manifestanti.



Tra le organizzazioni che ricevono fondi per formare gli attivisti ci sono due gruppi: il Declare Emergency e Just Stop Oil. C’è anche un gruppo italiano “Ultima Generazione”, che nel luglio 2022 ha “attaccato” il dipinto “Primavera” di Botticelli. Gli stessi hanno gettato polvere di carbone nella Fontana di Trevi e organizzato vari blocchi anche sul Racconto anulare. L’obiettivo di Salamon è quello di raggiungere con queste proteste il 3.5% di consensi nei sondaggi.