La domanda, in queste settimane, è stata riproposta continuamente, senza individuare una risposta adeguata: chi ha avuto il Coronavirus è immune dallo stesso? Al momento, non esistono certezze. A dirlo sono tre studiosi statunitensi (Robert Kirkcaldy, Brian King e John Brooks), i quali, in uno studio pubblicato nella giornata di ieri, lunedì 11 maggio 2020, sottolineano come molte infezioni umane con altri agenti patogeni virali, come il virus dell’influenza, non producano una risposta immunitaria duratura. “Capire se e come la guarigione dal Covid-19 conferisca l’immunità o diminuisca la gravità della reinfezione è necessario per ridimensionare in modo sicuro gli interventi sulla popolazione, come il distanziamento sociale e anche per valutazioni epidemiologiche (ad esempio, la suscettibilità della popolazione, la modellazione della trasmissione), le terapie sierologiche (ad esempio, plasma convalescente) e i vaccini”. In particolare, gli esperti evidenziano lacune nella conoscenza del nemico, sollecitando ulteriori ricerche future.



CHI HA AVUTO IL CORONAVIRUS È IMMUNE? GLI STUDIOSI: “NESSUNA REINFEZIONE CONFERMATA”

Finora, però, non è stata confermata alcuna reinfezione umana da SARS-CoV-2. Tuttavia, questa possibilità non può essere esclusa, soprattutto per le persone che possono essere predisposte alla perdita prolungata di altri agenti patogeni, ad esempio a causa di stati immunocompromessi. Gli studiosi a stelle e strisce scrivono: I test sierologici per rilevare gli anticorpi del Covid-19 stanno diventando rapidamente disponibili e saranno fondamentali per stimare la prevalenza delle infezioni, comprese quelle asintomatiche. È attualmente prematuro utilizzare tali test per determinare se gli individui sono immuni alla reinfezione”. In sintesi, i limitati dati esistenti sulle risposte anticorpali suggeriscono che la guarigione dal Coronavirus potrebbe conferire immunità contro la reinfezione, almeno temporaneamente. Tuttavia, la risposta immunitaria non è ancora pienamente compresa e mancano dati definitivi per asserirlo con certezza e informare dunque la popolazione. Insomma, nessuno, ad oggi, può ritenersi al sicuro.

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