Se l’età media dei positivi al Covid è arrivata a 48 anni, per i deceduti invece supera gli 80 anni, quindi è di oltre 30 anni più alta rispetto a quella di chi ha contratto l’infezione. A fornire il dato è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che in conferenza stampa oggi ha fatto riferimento al report “Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia” pubblicato il 25 novembre 2020. L’analisi condotta fa riferimento ad un campione di 49.931 pazienti deceduti e positivi al coronavirus. Significativa anche la distribuzione geografica dei decessi. Emerge che il 42% sono in Regione Lombardia, in Emilia-Romagna il 10,9%, in Piemonte l’8,2% e il 6,9% in Veneto. Le Regioni con la percentuale più bassa sono Basilicata e Molise, entrambe a quota 0,2%. Per quanto riguarda il sesso, le donne muoiono meno degli uomini: sono il 42,1% di questo campione. Inoltre, emerge un altro dato interessate: le donne decedute sono sì meno degli uomini, ma hanno un’età più alta rispetto agli uomini. Infatti, l’età mediana per le donne è di 85 anni, per gli uomini 80.



ISS, CHI MUORE DI COVID: ETÀ MEDIA E PATOLOGIE

L’età media dei decessi settimanali è andata gradualmente aumentando fino agli 85 anni (prima settimana di luglio) per poi calare gradualmente fino a 80 anni. Il report dell’Iss riporta anche le malattie croniche preesistenti nei pazienti detenuti, quindi diagnosticate prima del coronavirus. In questo caso l’analisi riguarda 5.592 deceduti, quelli per i quali l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha potuto analizzare le cartelle cliniche. Il numero medio di patologie è 3,6. Solo 178 pazienti, quindi 3,2% del campione, non aveva alcuna patologia pregressa. Invece 702 (12,6%) ne presentavano 1, 1.036 (18,5%) due e 3.676 (65,7%) appunto tre o più. Se entriamo nello specifico, nel caso delle donne il numero medio di patologie osservate è di 3,8, negli uomini 3,6. Nel 90,8% delle diagnosi di ricovero si menzionano condizioni o sintomi legati al Covid. A tal proposito, i sintomi più comuni sono febbre, dispnea e tosse. Meno frequenti diarrea ed emottisi. Solo l’8,1% dei deceduti non presentava alcun sintomo al momento del ricovero.



COMPLICANZE E CHI HA MENO DI 50 ANNI

Nel 94% dei casi l’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comune, seguita da danno renale acuto (23,5%), sovrainfezione (19,3%) e danno miocardico acuto (10,9%). Dall’insorgenza dei sintomi al decesso trascorrono 12 giorni. Nello specifico, 5 dall’insorgenza dei sintomi al ricovero e 7 dal ricovero al decesso. Ma per coloro che vengono trasferiti in rianimazione è di 6 giorni più lungo. Tornano all’età dei deceduti per Covid, il report dell’Iss del 25 novembre 2020 evidenzia che l’1,2% riguarda persone con meno di 50 anni. Del 585 tratto dal campione, 133 avevano meno di 40 anni. Di questi, 85 avevano gravi malattie preesistenti, come diabete, obesità, malattie psichiatriche, renali e/o cardiovascolari, mentre a 14 non erano state diagnosticate patologie rilevanti.

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