Pugno duro della sanità lombarda nei confronti degli “indisciplinati”, così come fatto sapere dall’assessore al welfare, Guido Bertolaso. L’ex numero uno della Protezione Civile, come si legge sul sito del Corriere della Sera, ha fatto sapere che i pazienti dovranno pagare il ticket se non dovessero presentarsi alle visite, anche se hanno l’esenzione. Si tratta di un sistema, una vera e propria punizione, per arginare il problema del cosiddetto “no show”, ovvero, ci si prenota ad una visita per poi non presentarsi, approfittando del fatto che tramite l’esenzione non si ha sborsato alcun euro.



Come sottolinea il quotidiano di via Solferino, c’è un problema nel problema: coloro che prenotano senza presentarsi vanno ovviamente a sovraccaricare inutilmente le liste d’attesa, allungando quindi i tempi delle visite senza alcun motivo, andando così a penalizzare tutti gli altri pazienti che invece hanno bisogno urgente di farsi visitare.



BERTOLASO E LA QUESTIONE DELLE DISDETTE: QUESTIONE DI EDUCAZIONE

Quando ci si prenota per una visita si ha del tempo per eventualmente disdire la stessa: basta fare una chiamata al centralino e al numero verde in oggetto, per “annullarla” a il gioco è fatto. Così facendo si viene a creare un posto libero che si può riassegnare quindi ad un altro paziente in lista e così via. Si tratta semplicemente di buona educazione ma eventualmente in Lombardia (come in altre regioni sia chiaro) ci sono diversi pazienti che non conoscono le buone maniere purtroppo, ed è per questo che Guido Bertolaso ha promesso il pugno duro verso gli stessi.



L’assessore al welfare ha comunicato tramite una nota la novità, ricordando che il ticket dovrà essere pagato, in caso di mancata presentazione senza una disdetta giustificata, sia nelle strutture pubbliche che private, e anche per coloro che hanno diritto all’esenzione.

BERTOLASO: “DISDIRE LE VISITE È QUESTIONE DI RISPETTO”

Il Corriere della Sera precisa che il provvedimento comunicato dall’assessore non è una iniziativa solo della Lombardia, ma rientra in quanto stabilito dal Decreto Legge del 07/06/2024, n. 73. L’assessore al welfare ci tiene a precisare anche gli ottimi risultati raggiunti dalla Lombardia nel ridurre il fenomeno del “no show”, passato in un anno dal 20 al 10%, grazie ad un lavoro di recall, ovvero, chiamare almeno un paio di volte, ricordando l’appuntamento, il pazienti.

Così facendo chi deve fare la visita ha la possibilità prima di tutto di ricordarsi dell’appuntamento e secondariamente di eventualmente disdire lo stesso. La Lombardia vuole però arrivare allo zero per cento, eliminando totalmente questo fastidioso fenomeno, ed è per questo che si farà pagare il ticket in caso una prestazione non venisse annullata. L’assessore parla di “rispetto” verso gli altri pazienti, sottolineando che non si tratta di una sanzione, ma se mai della “richiesta di assunzione di responsabilità”. Si ricorda che la disdetta deve essere effettuata almeno due giorni prima l’appuntamento e la stessa si può fare anche da remoto.