Orgoglio italiano nel mondo dello sport, talento puro coltivato nel tempo con determinazione e voglia di emergere: questo e tanto altro è ascrivibile al percorso di vita di Marco Maddaloni ma che senza un esempio come suo padre Giovanni non avrebbe forse maturato questa passione viscerale per il judo. I genitori sono spesso il fulcro da cui parte tutto, lo stimolo primordiale che porta ad inseguire sogni e ambizioni, anche nel caso dell’ex volto del Grande Fratello tale assunto ha trovato conferma.
Giovanni e Caterina – genitori di Marco Maddaloni – sono stati un supporto decisivo nella vita del judoka come dimostrato dai diversi racconti profondi e densi d’amore fatti proprio durante l’esperienza al Grande Fratello 2024. Anche suo padre Giovanni ha tanto da raccontare, soprattutto nel merito della passione per il judo poi trasferita proprio al figlio.
Marco Maddaloni, l’amore per i genitori racchiuso in una lettera per la madre: “Ogni volta che commetterò gli stessi errori…”
“A 16 anni, dopo la morte di mio padre, ero un piccolo teppista che vagava in giro su uno scooter, correvo quotidianamente il rischio di fare amicizie sbagliate e di intraprendere una strada pericolosa”. A proposito dei genitori di Marco Maddaloni, questo il racconto del padre Giovanni in un video realizzato per la BBC di Napoli – come riporta Donna Glamour – e riferito a come il judo sia stato salvifico per la sua vita. “A 18 anni, poi, ho varcato la soglia di una palestra di judo dove ho incontrato colui che sarebbe diventato il mio maestro, Enrico Bubani, noto come Lupo”.
In riferimento ai genitori di Marco Maddaloni, minori sono le informazioni reperibili sul conto di sua madre Caterina. La donna si è dedicata con amore alla famiglia, evitando l’esposizione mediatica ma senza dubbio svolgendo un ruolo fondamentale nella costruzione di un nucleo unito in maniera viscerale. Per lei il judoka, ai tempi dell’Isola dei Famosi, decise di scrivere una lettera di scuse che lasciava intuire alcuni tratti particolarmente toccanti del loro rapporto. “… La parola che ho usato di più è stata ‘scusa’: per ogni volta che l’ho trascurata, che non le ho risposto al telefono”- raccontava Marco Maddaloni a Verissimo – “La lettera gliel’ho regalata dicendole di farmela rileggere ogni volta che commetterò gli stessi errori”.