Selen, alias Luce Caponegro: gli ex mariti dell’attrice
Selen – pseudonimo dell’attrice Luce Caponegro – sarà tra i concorrenti de L’Isola dei Famosi 2024, nell’inedito ruolo di naufraga. Dai set cinematografici alle intemperie di un luogo primordiale, avrà sicuramente modo di farsi conoscere sotto aspetti che ancora i telespettatori non conoscono. Nel frattempo, approfondiamo per i più curiosi le trame della sua vita privata scandita da ben 3 matrimoni e altrettanti ex mariti.
La prima storia d’amore di Selen in ordine temporale risale agli anni ottanta con il produttore cinematografico Fabio Albonetti. Insieme arrivano al grande passo del matrimonio nel 1988 e dalla loro relazione nasce il primo figlio dell’attrice, Kangi. “Lui ha rappresentato tanto per me, con lui ho avuto la mia prima volta” – ha raccontato Selen nel podcast One More Time, come riporta Donna Glamour – “E anche lui ha avuto con me la sua prima volta”. Nonostante il sodalizio piuttosto longevo, alcuni anni dopo arriva la separazione e nel 2000 Selen convola a nozze con l’ex calciatore Nicola Zanone.
Gli ex mariti di Selen, le parole dopo la separazione da Antonio Putortì: “Non ha retto alle responsabilità…”
L’unione nuziale tra Selen e Nicola Zanone dura per diversi anni, impreziosita dalla nascita del secondo figlio dell’attrice Gabriele. Anche in questo caso l’esito non è però felice, sancito dalla separazione. “E’ successo tutto in un attimo, così velocemente” – ha raccontato l’attrice in un’intervista del passato – “… Lui è così carino, ha un viso da ragazzino nonostante la sua età ed è assolutamente dolce, una persona speciale”. Arriviamo così al terzo matrimonio della prossima concorrente de L’Isola dei Famosi 2024 con Antonio Putortì.
A differenza dei due matrimoni precedenti, quello tra Selen e Antonio Putortì non è caratterizzato dalla nascita di un figlio. Manca però anche in questo caso il lieto fine dato che nel 2015 anche le terze nozze si concludono con la separazione. “Dopo pochi mesi dalle nozze, l’uomo con cui pensavo di passare la vita e che avevo lasciato entrare in quella di mio figlio, non ha retto alle responsabilità”.