50 anni fa gli Abba trionfavano con “Waterloo” il 6 aprile del 1974 all’Eurovision Song Contest. La band composta da Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad si ritrova ai vertici delle classifiche internazionali con il brano. Un successo strepitoso che prosegue negli anni permettendo alla band di vendere 380 milioni di dischi in tutto il mondo. Il brano “Waterloo” è una canzone che parla di una ragazza che si arrende all’amore proprio come ha fatto Napoleone, anche se ricordiamo che il fondatore del Primo Impero Francese decise di arrendersi a Rochefort, ma gli ABBA scelsero la città di Waterloo, sicuramente la più nota nella carriera politica del generale francese.
Il successo di Waterloo è immediato. La canzone vincitrice dell’Eurovision conquista le classifiche americane e canadese, mentre spopola ovunque in Europa raggiungendo la numero uno della classifica del Regno Unito, Belgio, Finlandia, Irlanda, Norvegia, Svizzera e Germania Ovest e tanti altri. Nel 2005 il brano è stato decretato come la canzone più bella della competizione canora europea.
ABBA: “Waterloo? All’improvviso all’Eurovision Song Contest”
La partecipazione degli ABBA all’Eurovision Song Contest 1974 ha sicuramente cambiato la carriera di Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad che si ritrovano improvvisamente ai vertici delle classifiche di tutto il mondo. “All’improvviso sei all’Eurovision Song Contest, ho appena letto” – ricorda uno dei componenti della band svedese che si è sciolta nel 1982, anche se le loro canzoni continuano a suonare e risuonare ancora oggi.
Eppure ricordando la partecipazione all’Eurovision, Björn Ulvaeus ha raccontato: “il conto alla rovescia era essenziale per noi”, ammette Andersson. “È stato allora che tutto ha cominciato davvero ad accadere. Dopo aver vinto l’Eurovision Song Contest e aver avuto un grande successo con Waterloo in tutto il mondo, poi non è successo nulla, come spesso accade con i contendenti dell’Eurovision Song Contest. Abbiamo lavorato in Inghilterra e loro hanno detto: “Beh, non preoccuparti”, brontola al ricordo. “Quindi, dopo averci inviato grandi limousine nel periodo di Waterloo, le auto sono diventate sempre più piccole e alla fine abbiamo avuto un autobus Volkswagen!”.