Chi sono gli Opus?

Gli Opus saranno tra i protagonisti di Arena Suzuki 60 70 80 oggi, 2 ottobre 2021, su Rai 1. Si sono formati in Austria, ma, un po’ come accadde anche per Falco, il celebre cantante che negli anni ’80 scalò le classifiche europee con ‘Amadeus’ e ‘Der Kommissar’, anche per la band formata da Herwig Rüdisser, Ewald Pfleger, Kurt René Plisnier e Günter Grasmuck, il successo arrivò molto tardi, anche per essi nel cuore dei fantastici anni ’80 con il brano tormentone ‘Live is life’, che lo possiamo tradurre nel bel mantra ‘vita è vivere’. Sin qui niente di assolutamente trascendentale, se non che questa band, nonostante la praticamente unica canzone resa celebre nel mondo, non è mai uscita dall’immaginario collettivo, motivo per il quale li vedremo sicuramente protagonisti nello show ‘Arena Suzuki ’60 ’70 ’80’, condotta da Amadeus, che, proprio in quegli anni era disk jockey di successo e non ha mai dimenticato i brani che resero celebre la sua personalità e un’intera epopea. Si potrebbe parafrasare che ‘non si esce vivi dagli anni ’80’, ma Amadeus ha voluto anche le celebrità degli anni precedenti, ponendo l’era di Reagan, dei paninari, della discoteca aperta a tutti sin dall’adolescenza, come punto fermo oltre il quale non andare. Non che gli anni ’90 e l’inizio del terzo millennio, oramai un ventennio di accadimenti, non siano dal punto di vista musicale interessanti, tutt’altro, ma quella gioia, quella frivolezza, quel decantato stile che furono gli “eighties”, sono ancora un fuoco che attira un pubblico di almeno quattro generazioni.



Opus, il simbolo di “live… live is life”

Gli Opus, ancora celebri nella loro Austria, sono quel simbolo che con uno slogan cantato ripetutamente assieme al pubblico ‘live… live is life’, possono ridare il sorriso anche al pubblico di Rai 1 che il 2 ottobre li attende dal vivo all’Arena Suzuki, oppure su piccolo schermo. Era il 1985 quando quel tormentone, un vero ‘ear worm’ suonato in radio, televisione, juke-box o nelle piccole cassette girate nei walk-man di tutto il mondo, scalava le classifiche internazionali, conquistando anche il Canada dove rimase a lungo la song numero uno delle charts. La band è ancora attiva, anche oggi, per quanto viva la sua celebrità di riflesso in maniera non passiva. Gli Opus hanno prodotto album sino al 2020, un disco dal titolo ‘Opus Magnum’ che successe ad una raccolta del 2004, ‘The Beat Goes On’, con alcuni inediti apprezzati soprattutto nel mondo germanico. Ci auguriamo che Amadeus porti fuori dal limbo del gossip la band, che attualmente è davvero un’incognita, non rilasciando interviste da tempo non solo alla stampa specializzata italiana, ma anche in quella estera. Sicuramente il presentatore sarà in grado di recuperare almeno parte del tempo con domande mirate a capire se gli Opus rimangono un ricordo indelebile della memoria collettiva, oppure sono una realtà che ci farà alzare le mani con l’accendino impugnato ancora per un po’.

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