Grazie e Giuseppina, cosa fanno oggi le figlie di Mino Reitano
A quasi 15 anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Mino Reitano nella musica italiana è ancora incredibilmente vivido; il suo ruolo nel panorama artistico è stato tra i più iconici per la musica leggera ed è da sempre fonte di ispirazione per giovani artisti emergenti. Oltre ai successi professionali, Mino Reitano ha avuto una vita ricca e fortunata anche dal punto di vista sentimentale, come dimostrato dalla storia con Patrizia Vernola, durata praticamente tutta la vita.
Dalla relazione tra Mino Reitano e Patrizia Vernola sono nate due splendide bambine, oggi ormai diventate donne mature e in carriera. Grazia e Giuseppina sono nate a pochi anni di distanza, rispettivamente nel 1978 e 1979. Sul loro conto non sono note informazioni particolari in merito alla vita professionale e privata, entrambe infatti conducono una vita tranquilla lontano dalla luce dei riflettori e dal mondo dello spettacolo. Pur raccontando in numerose interviste di quanto fossero legate al padre, Mino Reitano, non ne hanno seguito le orme dal punto di vista artistico e professionale.
Grazia e Giuseppina, il ricordo delle figlie di Mino Reitano
Grazia e Giuseppina, figlie di Mino Reitano e Patrizia Vernola, dopo la morte del padre hanno spesso avuto modo di offrire aneddoti e racconti sul compianto artista, aggiungendo dettagli riferiti all’indissolubile rapporto d’amore. Entrambe infatti, non hanno mai nascosto quanto la figura paterna fosse per loro un vero e proprio punto di riferimento, a prescindere dalla rilevanza artistica. “Nostro padre era una persona semplice e di sentimento, è sempre con noi: non siamo mai sole”. Queste le parole di Grazia e Giuseppina di alcuni mesi fa, in un intervista rilasciata nel programma Oggi è un altro giorno.
Ospiti da Serena Bortone, Grazia e Giuseppina hanno offerto alla presentatrice e ai telespettatori il loro personalissimo ricordo, ricco di aneddoti, del compianto genitore, Mino Reitano: “Papà non ci ha mai lasciate sole, ci ha portato in giro per il mondo e questo è stato un privilegio: poter condividere con lui la vita lavorativa e quella affettiva“. Grazia e Giuseppina ebbero anche modo di accennare all’ingiusto trattamento della critica di allora nei confronti del padre Mino Reitano: “Facevano fatica ad accettare una persona così buona, poteva sembrare fatto apposta ma lui era realmente così: era la sua indole. E’ bello vedere come viene ricordato oggi, ma lui sperava di fare grandi cose“.