Non solo maestro e direttore d’orchestra di fama internazionale, Riccardo Muti è anche papà di tre splendidi figli. Si tratta di Chiara, Francesco e Domenico nati dal matrimonio con la moglie Maria Cristina Mazzavillani. Nessuno dei tre si è dedicato alla carriera della padre, ad eccezione di Chiara Muti che ha studiato canto e pianoforte e si è lanciata nel mondo della recitazione cinematografica e teatrale. La figlia di Riccardo Muti è sposata con il pianista francese David Fray e ha una bambina. Proprio Chiara Muti, intervista da Io Donna, ha parlato del padre Riccardo rivelando: “ci somigliamo nel carattere. Nelle reazioni alle piccole cose, ma anche il modo di muovere le mani: le abbiamo uguali. Dei tre figli, sono quella che più ha preso pregi e difetti dei Muti”.



Il primo figlio si chiama Francesco ed ha conseguito una laurea in Architettura. Anche lui è sposato e ha un figlio che deciso di chiamare proprio come il padre Riccardo. Poi c’è il terzo ed ultimo figlio Domenico che, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, oggi si occupa della gestione dei contratti del padre ed è direttore del Italian Opera Academy.



Il rapporto di Riccardo Muti con i figli Chiara, Francesco e Domenico

Riccardo Muti è legato a tutti i suoi tre figli Chiara, Francesco e Domenico. Nessuna preferenza, anzi proprio il maestro e direttore d’orchestra in una intervista parlando del rapporto con i suoi figli ha detto: “per me sono uguali”. Una famiglia molto unita, anche se il maestro durante una intervista rilasciata diversi anni fa a Raffaella Carrà non ha nascosto di avere qualche rimpianto. ”

“La professione mi ha fatto perdere la possibilità di veder crescere i ragazzi con regolarità” – ha detto Riccardo Muti che oggi come nonno ha deciso di non fare lo stesso errore. “Ora però sono nonno ed è come essere padre due volte. Certo col lavoro che faccio è normale che ho perso molto” – ha detto Riccardo Muti che ricordando l’infanzia dei suoi figli ha confessato: “non ho mai dato loro il bacino della buonanotte. L’affetto non si deve dimostrare, c’è. Credo che un figlio senta l’affetto del padre da tante altre cose”.