Nella vita del celebre direttore d’orchestra originario di di Napoli c’è spazio anche per il privato e la famiglia, costruita in anni di amore e anche sacrifici con la moglie Maria Cristina Mazzavillani, presidente e volto del Ravenna Festival. Riccardo Muti e la compagna di vita hanno avuto tre figli dalla vita, Chiara, Francesco e Domenico, che il maestro ha sempre voluto educare seguendo i propri principi, le idee e quanto appresa dalla sua esperienza come figlio, nonostante il mestiere lo abbia portato spesso in giro per il mondo e quindi lontano da casa: “La professione mi ha fatto perdere la possibilità di veder crescere i ragazzi con regolarità, non ho mai dato loro il bacino della buonanotte, l’affetto non si deve dimostrare, c’è sempre, credo che un figlio senta l’affetto del padre da tante altre cose”.
Oggi nella vita del direttore d’orchestra le cose sono cambiate ed evolute, con Riccardo Muti che ha avuto un grande onore grazie alla figlia Chiara: “Sono diventato nonno e in qualche modo è come essere papà due volte, anche se ho perso molto tempo in passato” ha confessato il maestro soffermandosi su questa sua nuova fase di vita che spera di vivere con maggior presenza riguardo ai suoi cari.
Chiara, Francesco e Domenico, cosa fanno nella vita
I frutti dell’amore tra il maestro Riccardo Muti e la moglie Maria Cristina non hanno seguito le orme del papà, ma hanno deciso di costruirsi vite diverse, poggiando sulle loro passioni e provando a dare vita a qualcosa di nuovo. Dei tre solo Chiara è stata l’unica a studiare musica e pianoforte, anche se poi ha preferito diventare un attrice di cinema e teatro e non dirigere l’orchestra come il papà, anche se con lui ha collaborato all’opera Passiuni oltre al progetto Sancta Susanna di Paul Hindemith, presentata al Ravenna Festival di cui la madre ne cura l’organizzazione.
Tra i figli di Riccardo Muti c’è anche Francesco che ha scelto di lavorare come architetto, mentre su Francesco non si hanno informazioni troppo precise ma si sa che è laureato in giurisprudenza e non ha seguito la strada tracciata dal padre, che riguardo al suo rapporto con i figli ha confessato: “Per me sono tutti e tre uguali, forse con Chiara, senza far torto agli altri, ci capiamo a sguardi: non c’è bisogno di tante parole tra di noi”.