La Spagna è apparsa per la prima volta all’Eurovision Song Contest nel 1961 a Cannes e da allora è tornata a ogni concorso, diventando il Paese con più partecipazioni all’attivo, senza saltare un’edizione. Ha vinto due volte consecutivamente, nel 1968 e nel 1969. Quest’anno la proposta per la semifinale di giovedì 9 maggio, all’Eurovision 2024, sarà quella del duo synth-pop Nebulossa, con il brano ZORRA e un messaggio di rivoluzione femminile.



Nebulossa, chi sono i rappresentanti della Spagna, in gara all’Eurovision 2024

Sulla scia di un successo crescente e con la carica di un inno femminista, il duo electropop spagnolo Nebulossa si prepara a scatenare la sua ZORRA sul palco dell’Eurovision 2024 a Malmö. Un’occasione imperdibile per Raquel Langa e Moises Muñoz, non solo per far conoscere la loro musica a un pubblico europeo più ampio, ma anche per lanciare un messaggio di empowerment e rottura degli schemi. Nati entrambi a Murcia, nel sud della Spagna, Raquel Langa e Moises Muñoz si incontrano musicalmente nel 2018, dando vita a un progetto che fonde sonorità elettroniche con influenze indie e rock. Il loro sound unico, caratterizzato da melodie orecchiabili e testi profondi, conquista fin da subito l’attenzione del pubblico, portandoli a pubblicare due album di successo: Catarsis nel 2019 e Resiliencia nel 2022.



La partecipazione all’Eurovision 2024 rappresenta per Nebulossa la realizzazione di un sogno coltivato a lungo. “È sempre stato un obiettivo per noi salire su quel palco e portare la nostra musica a un pubblico così vasto”, raccontano in un’intervista a RTVE, la televisione pubblica spagnola. “È un’opportunità incredibile per far conoscere la nostra band e la nostra cultura al resto d’Europa”.

Nebulossa, significato della canzone ZORRA, in semifinale all’Eurovision 2024

Il brano con cui Nebulossa gareggia all’Eurovision è ZORRA, una canzone pop potente e orecchiabile che non lascia indifferenti. Il titolo, che in spagnolo significa “volpe”, è in realtà anche un appellativo poco lusinghiero per le donne, che però la cantante rivendica con orgoglio, diventando così un inno all’autodeterminazione femminile.



ZORRA nasce da un’esperienza personale di Raquel Langa, come lei stessa ha spiegato: “Ho scritto questa canzone per tutte le donne che si sono sentite giudicate o etichettate. È un inno alla libertà di essere sé stessi, senza paura di esprimere la propria personalità”. La musica diventa così uno strumento di riscatto e di riappropriazione della propria identità, un mezzo per abbattere le barriere e affermare la propria forza interiore. E aggiunge: “Vogliamo che questa canzone sia un inno per tutte le donne che lottano per essere libere e autentiche”.
Musicalmente il brano è un tipico esempio di synth-pop dallo stile un po’ retro, anni ’80, che sempre conquista con le sue medodie e le sonorità elettroniche.

Il video di ZORRA, di Nebulossa, in semifinale all’Eurovision 2024