The Beatbox, ospiti di Michelle Impossible & Friends

The Beatbox, la band italiana conosciuta in tutta Europa per riproporre la musica dei Beatles, è tra gli ospiti della seconda puntata di Michelle Impossible & Friends, lo show di successo condotto da Michelle Hunziker su Canale 5. La formazione composta da quattro giovani musicisti: Marco Breglia, Filippo Caretti, Michele Caputo e Federico Franchi ha la stessa età dei Beatles e interpreta i successi senza tempo del famosissimo quartetto di Liverpool. Intervistati da thedailycases.com hanno raccontato come è nata l’idea di fare un musical dedicato proprio ai Fab Four: “i Beatles sono sempre stati nei nostri cuori, ognuno di noi sebbene di età diverse, abbiamo imparato ad amarli sia musicalmente, sia per il cambiamento e il rinnovamento che hanno portato nella musica. L’idea di mettere in scena la loro storia è stata dettata dal grande interesse che abbiamo riscontrato durante gli show dei Beatbox.”.



Una ricerca che parte anche dai vestiti, trucco e parrucco, una cura maniacale del look: “i costumi, le parrucche e il trucco lo abbiamo fatto fare da esperti del settore, ma ormai siamo diventati autosufficienti, come dei provati attori teatrali. La confezione dei costumi è stata difficile, una parte l’abbiamo acquistata nella stessa sartoria che li fece ai Beatles durante il tour in America, altri li abbiamo dovuti rifare in sartorie teatrali, vista la loro complessità”.



Chi sono i The Beatbox e il successo del musical Revolution

The Beatbox sono diventati famosi in Italia e in Europa grazie allo spettacolo Revolution. Un vero e proprio show – musical che il quartetto italiano ha raccontato così: “Revolution si divide in 6 quadri diversi, praticamente le sei parti più importanti della loro carriera artistica, la prima è al Cavern Club dove hanno iniziato, la seconda è la Beatlemania e la conquista dell’America, la terza è il loro concerto più famoso allo Stadio Shea dove per la prima volta hanno radunato 56.000 persone, mai successo a nessun cantante o complesso prima di allora. La quarta parte è quella colorata di Sgt. Pepper, uno degli album più importanti della storia della musica mondiale. Si arriva alla quinta parte nel periodo “Figli dei Fiori” con alcune delle ballate acustiche che hanno dato il via a tutto il genere cantautoriale degli anni 68/69, per finire con Abbey Road, la famosa copertina che li vedeva sulle strisce pedonali e Let it Be ultimo loro album prima di sciogliersi”.



Tra i loro sogni nel cassetto c’è sicuramente ancora quello di incontrare Paul McCartney e Ringo Starr: “non abbiamo mai avuto il piacere di incontrare ne Paul nemmeno Ringo, ma chissà….”.