The Trammps con “Disco Inferno” a I Migliori Anni

The Trammps con “Disco Inferno” tra i protagonisti della nuova puntata de “I migliori anni”, il varietà di successo condotto da Carlo Conti su Rai1. La band, considerata tra le più rappresentative del panorama musicale della musica disco/soul, ha iniziato a fare musica nei primi anni ’60 cambiando spesso nome. Il primo nome è stato The Volcanos,  poi The Moods. A non cambiare, invece, i componenti della band: Jimmy Ellis cantante, Stanley Wade cantante e bassista, Earl Young cantante e batterista, Harold Wade e Robert Upchurch cantanti. Nel 1972 debuttano nel mondo della musica con il il brano Zing Went the Strings of My Heart, una cover di Judy Garland. Poco dopo pubblicano nuovi brani: Hold Back the Night e Where Do We Go From Here con cui debuttano nelle classifiche R&B americane.



La grande svolta arriva nel 1975: dopo aver siglato un contratto con l’etichetta Atlantic Records pubblicano alcune canzoni di successo destinate a cambiare la storia della musica dance. Da Hooked for Life, Where the Happy People Go, Disco Party, Body Contact e tante altre. La consacrazione definitiva nel 1976 con “Disco Inferno”, colonna sonora del film Saturday Night Fever.



The Trammps: il successo mondiale con Disco Inferno

Il successo planetario di “Disco Inferno” cambia per sempre la vita artista e personale dei The Trammps. Il brano diventa una hit mondiale e conquista tutte le classifiche vincendo anche un Grammy Award. Il brano “Disco Inferno” è stato registrato nel 1976 dai The Trammps per l’album omonimo. Nonostante la lunga durata, ben 11 minuti, il brano diventa un grandissimo successo conquistando le classifiche di mezzo mondo piazzandosi alla posizione numero 53 della Billboard Hot 100. L’anno dopo la canzone diventa popolare nel mondo come colonna sonora del film La febbre del sabato sera, diretto da John Badham e interpretato da John Travolta.



Un rilancio per il brano che scala la classifica americana arrivando fino all’undicesima posizione negli Stati Uniti d’America. Ma come è nato il brano? La band si è ispirata alla condanna a morte sulla sedia elettrica di Ted Bundy, serial killer che uccise circa 30 donne.