Le sue canzoni non solo solo delle hit intramontabili ma soprattutto colonne sonore senza confini generazionali; Jovanotti – questa sera ospite a Belve – è senza dubbio tra le voci più riconoscibili della discografia italiana ma è il valore della sua penna ad aver reso la sua discografia parte integrante della vita degli appassionati. Lo dimostra forse una canzone in particolare che rimanda ai genitori di Jovanotti e la legame viscerale: ‘Le tasche piene di sassi’. Parliamo di un brano che il cantante decise di scrivere per tenere viva la memoria della mamma, Viola, scomparsa nel 2010. Il testo della canzone è una dedica toccante, a tratti struggente; manifesto eloquente di un dolore immenso per la scomparsa e al contempo del grande amore ricevuto dalla donna nel suo percorso di crescita umana ancor prima che artistica.



Intervistato tempo da da Vanity Fair, Jovanotti aveva parlato proprio della mamma Vola ricollegandosi ad un altro estremo dolore vissuto nella propria vita: la triste e improvvisa scomparsa del fratello Umberto. “Da quando lui è morto, mia mamma è morta un po’ anche lei… Averla persa davvero mi dà un dolore fisico; perchè anche se non era più lei, almeno c’era fisicamente”.



Genitori di Jovanotti, il dolore per la perdita del papà Mario Cherubini 5 anni dopo mamma Viola

Sempre a proposito dei genitori di Jovanotti, indubbio è che anche il rapporto con il papà, Mario Cherubini, fosse viscerale e scandito dall’amore. Persona stimata e dipendente per diverso tempo presso il Vaticano, è anche lui venuto a mancare nel 2015 – 5 anni dopo la mamma Viola – lasciando un ulteriore vuoto nel cuore del cantante.

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