L’ultima idea di Elon Musk per arricchire l’offerta di X: introdurre chiamate video e audio nella piattaforma

Elon Musk ha le idee chiare per il futuro di X e sta studiando l’introduzione di chiamate video e audio sulla piattaforma per arricchire l’offerta. Il processo per ampliare l’ex Twitter è ormai iniziato da tempo e già nel futuro a breve termine punta a diventare una ‘app per tutto’. L’idea dell’imprenditore miliardario è di avvicinare X all’esperienza che l’utente vive su WeChat, quindi offrire tutto ciò da cui ci si aspetta da un social media, ma anche videogiochi, finanza e molte altre funzioni. L’ultima indiscrezione sui cambiamenti in arrivo sulla piattaforma, movimentano sempre più l’interesse mediatico attorno alla sua biografia, scritta da Walter Isaacson, nella quale si parla appunto dell’acquisizione del social network.



“Quello di cui Twitter ha bisogno è un drago sputafuoco”, disse il 31 marzo 2022 durante una cena con l’allora amministratore delegato Parag Agrawal, poco dopo l’acquisto di azioni della piattaforma. In quel momento Musk non aveva ancora pensato all’acquisto della piattaforma, ma non è passato molto tempo affinché il miliardario subentrasse alla guida dell’azienda.



Tanti nodi da sciogliere per Elon Musk: oltre duemila richieste di arbitrato da parte di ex dipendenti Twitter

Inizialmente, infatti, Elon Musk voleva agire dall’esterno per rendere reale sogno, vale a dire creare quella X.com che da decenni muoveva i suoi pensieri. Da quando ha acquistato Twitter, poi, ha avviato una vera e propria rivoluzione all’interno dell’azienda, causando non pochi terremoti.

Secondo quanto riferisce il noto magazine Forbes, infatti, X e Elon Musk starebbero affrontando oltre 2.200 richieste di arbitrato da ex dipendenti da quando l’uomo d’affari ha acquistato la società e ha deciso fin da subito di licenziare la maggior parte della sua forza lavoro. Si tratta di uno dei tantissimi ostacoli che sta affrontando l’azienda di Musk, in un momento in cui sta ambiziosamente cercando di trasformarsi da social media a un’ “app per tutto”.