Chiara Amirante: il volontariato in Stazione Termini

Chiara Amirante è nata a Roma nel 1966. Fondatrice e presidente di “Nuovi Orizzonti”, ha iniziato negli anni ’90 inizia la sua avventura nel mondo della strada incontrando nei sottopassaggi della Stazione Termini di allora il popolo della notte. Chiara inizialmente non ha raccontato alla sua famiglia che faceva volontariato: “Appena laureata, davo una mano al Ceis (Centro italiano solidarietà) di don Mario Picchi. Allora manco mi rendevo conto che esistessero le tossicodipendenze. Accorrevo fra i derelitti della stazione Termini dalle 19 alle 3 di notte, senza dirlo ai miei”, ha rivelato al Corriere della Sera. E ha aggiunto: “Alla terza notte trascorsa a Termini una ragazza impasticcata mi si avventò contro, urlando: “Ti scanno!”. Pensava che volessi rubarle il moroso che stavo assistendo. Fu trascinata via prima che mi squarciasse la gola con il coltello”.



Chiara Amicante: l’aggressione del 1991

Ma questo non è stato l’unico episodio in cui Chiara Amirante ha rischiato la vita. Al Corriere della Sera ha raccontato: “Una notte del 1991 un furgone mi tagliò la strada mentre rincasavo in motorino. La via era deserta. Il marcantonio alla guida manifestò le sue intenzioni. Sono la persona sbagliata, ho consacrato la mia vita a Dio, lo dissuasi. Si tramutò in un agnellino: Ma davvero? Non ci posso credere. Una ragazza così bella…”. Anni dopo la scrittrice è stata contattata dal suo aggressore: “Mi rintracciò per lettera molti anni dopo. Si era riconosciuto nel mio libro “Solo l’amore resta”. Da allora aveva cambiato vita. Tradito da una donna che amava immensamente, era diventato frate”. Nel 1993 Chiara Amirante ha fondato l’Associazione Nuovi Orizzonti e nel gennaio 1994 è nata la prima comunità di accoglienza residenziale a Trigoria.

Leggi anche

Jessica Morlacchi e il caso "Memo Remigi" a Oggi è un altro giorno/ La ricostruzione: dal gesto in studio a…