Chiara Appendino potrebbe non ricandidarsi a sindaco di Torino: per lei sarebbe pronto un posto a Roma, da leader del Movimento 5 Stelle. La bomba l’ha sganciata Il Fatto Quotidiano: dopo l’offerta di Luigi Di Maio, la prima cittadina di Torino potrebbe ritrovarsi al vertice della segreteria collegiale messa a punto dall’attuale ministro degli Esteri. Ma non solo: la mancata ricandidatura permetterebbe al Movimento di trovare un accordo con il Partito Democratico su un candidato comune. Luca De Carolis spiega che la Appendino sta riflettendo sul da farsi, conscia che i dem non hanno alcuna intenzione di convergere sul suo nome in vista delle Comunali del 2021. Senza dimenticare i due processi in cui è imputata: quello Ream (falso in atto pubblico e abuso di ufficio) e quello per gli incidenti in piazza San Carlo del 3 giugno 2017 (disastro e omicidio colposo).



CHIARA APPENDINO LEADER DEL M5S?

Luigi Di Maio ha proposto a Chiara Appendino la carica di capo politico grillino già a gennaio, ma il sindaco di Torino ha preferito prendere tempo, «facendo capire che forse era una responsabilità troppo grande» spiega Il Fatto Quotidiano. Ma oggi la Appendino sa bene che un’alleanza tra M5s e Pd alle Comunali del 2020 potrebbe arrivare solo trovando un terzo nome, basti pensare alle voci su Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino.



Tutto però dipende dalle scelte di Chiara Appendino, che sta valutando in queste settimane il suo futuro. Una cosa è certa: è più propensa rispetto a qualche mese fa ad accettare un ruolo nazionale per il Movimento. E non è da escludere una candidatura in Parlamento, in attesa di capire se verrà rimosso o meno il vincolo dei due mandati per i parlamentari…

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