Presente nello studio di Storie Italiane in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la 22enne Chiara Balistreri è tornata a parlare della sua difficile vicenda passata attraverso cinque anni d’inferno a causa dell’ex violento Gabriel Costantin, poi altri due anni di latitanza dopo un primo arresto e una lunga battaglia – finalmente conclusa – affinché fosse assicurato alla giustizia: allo stato attuale, Chiara Balistreri è in attesa che si apra il processo a carico dell’ex che è stato individuato ed arrestato in Romania dopo essere scappato per la seconda volta dai domiciliari.
Nello studio di Storie Italiane, Chiara Balistreri è tornata a raccontare quanto accaduto “nel San Valentino del 2022” quando la relazione con Gabriel “era già finita da quasi un anno“: il ragazzo “mi mandò un messaggio dicendo che si stava uccidendo con alcune foto dei tagli che si stava procurando e mi sono preoccupata. Sono andata a casa sua – ricorda la 22enne – e mentre ero lì mi è arrivato un messaggio di un amico e lui mi ha detto ‘tu adesso muori’” iniziando immediatamente “a picchiarmi. Poi è arrivata sua madre e le ha detto ‘lasciatela che la ammazzo'” ricordando anche che “ad un certo punto hanno citofonato e la madre preoccupata che fossero i carabinieri si era anche messa a pulire il mio sangue, ma erano delle pizze che hanno ordinato”.
Dopo la violenta aggressione, ricorda ancora Chiara Balistreri “io mi sono ritrovata con il naso rotto e lui mi diceva ‘questo è quello che ti meriti, non ti porto neanche in ospedale’ minacciandomi di tagliarmi la faccia così nessuno mi avrebbe presa. La madre ha provato a prendermi il telefono prima che andassi in ospedale, poi lui mi ha accompagnato ed è rimasto con me tanto che i medici l’hanno allontanato rendendosi conto della sua aggressività e lì ho detto la verità. Dall’ospedale è partito subito il codice rosso e io ho denunciato”.
Chiara Balistreri: “Il mio ex Gabriel Costantin potrebbe farmi ancora del male anche dal carcere”
Dell’intera vicenda, comunque, Chiara Balistreri ci tiene a precisare che ancor più delle violente botte, a farle male sono stati i continui tentativi di manipolarla, con Gabriel Costantin che dopo la fine della relazione “mi diceva che si sarebbe ucciso o fatto del male” con un comportamento che “una psicologa mi ha spiegato essere solo un modo per manipolarmi e farmi pressione tipico degli uomini violenti. Quando l’hanno arrestato [la prima volta] avevo perso le speranze, io ho passato tre anni d’inferno in cui era latitante e l’ultimo mese dopo la fuga è stato difficilissimo”.
“Mi chiedono – ragiona ancora Chiara Balistreri – come ho fatto a starci assieme per cinque anni, ma ignorano tutta la violenza psicologica che c’è dietro. Mi sminuiva, mi faceva sentire sbagliata, mi diceva che si sarebbe ammazzato, che era colpa mia, piangeva ed io mi sentivo colpevole e carnefice. Mi rendevo conto della gravità della situazione – confessa – ma non riuscivo ad uscirne”; mentre alla fine pur dicendosi felice che finalmente l’ex sia in carcere, precisa anche che “se volesse grazie a qualche parente o amico potrebbe farmi del male anche mentre si trova in carcere“.