I genitori della serva di Dio Chiara Corbella, Roberto Corbella e Maria Anselma Ruzziconi, sono intervenuti ai microfoni della trasmissione di Tv 2000 “Finalmente Domenica”, ripercorrendo la vita della loro figlia, morta il 13 giugno 2012 per via di un brutto male. Una storia, quella della giovane, contrassegnata da tappe difficili: i primi due figli morti dopo il parto, il terzo venuto al mondo quando lei già sapeva di essere malata. La madre, Maria Anselma, ha raccontato: “Mia figlia Chiara Corbella ha vissuto le gravidanze come una mamma. Ha amato i suoi figli fino in fondo, li ha attesi come qualsiasi madre. Abbiamo preparato insieme le cose che sarebbero servite, pur sapendo che non sarebbero sopravvissuti”.



Alla prima figlia, cui fu dato il nome di Maria Grazia Letizia, venne diagnosticata un’anencefalia e si spense appena 30 minuti dopo la sua venuta al mondo. Al piccolo Davide Giovanni, invece, fu individuata una grave malformazione viscerale alle pelvi con assenza degli arti inferiori e anch’egli se ne andò poco dopo essere nato. In entrambi i casi la scienza suggerì di non portare a termine la gravidanza, ma Chiara Corbella e suo marito Enrico Petrillo non ne vollero sapere: La loro serenità scaturiva dal fatto che erano coscienti di avere fatto la volontà del Signore per accompagnare questi bambini, accogliendoli con amore”, hanno detto i genitori della donna.



CHIARA CORBELLA, I GENITORI: “NON STAVA IN PIEDI, MA A MEDJUGORJE FECE TUTTO CON LE SUE GAMBE”

Nel 2011, Chiara Corbella scoprì di aspettare il terzo figlio, ma il destino aveva di nuovo in serbo una sorpresa amara per lei: la donna, infatti, si accorse di avere una lesione alla lingua e durante la gravidanza affronta la prima fase dell’intervento per asportare quella che risultò essere una massa tumorale. Per la seconda parte dell’operazione, dovette aspettare la nascita del figlio Francesco, rimandando le cure. Poi, dopo il parto, la nuova operazione. Non appena le fu possibile, cominciò chemioterapia e radioterapia, ma il tumore si estese a linfonodi, polmoni, fegato e all’occhio destro, che Chiara Corbella coprì con una benda per limitare le difficoltà visive.



La madre della giovane ha asserito: “Chiara aveva un carattere pacato, ma al tempo stesso molto determinato. La sua mamma spirituale è sempre stata la Madonna. Il Signore ha messo la grazia nel suo cuore e attraverso la preghiera Chiara ha potuto accoglierla. Ricordo che non stava in piedi e non si alzava dal divano la sera prima di partire per Medjugorje. Il giorno dopo era come se non avesse più niente. Fece il suo percorso fino al monte, alla croce, salì e scese con le sue gambe e rilasciò una testimonianza serale di oltre un’ora”.