Chiara Corbella Petrillo sarà il nome di una via, una piazza o un giardino di Roma. La Chiesa cattolica a luglio 2017 ha avviato il processo di beatificazione e canonizzazione per quella mamma morta per salvare la vita di suo figlio. La donna è scomparsa il 13 giugno del 2012: quando era incinta, per salvare suo terzo figlio Francesco, decise di non curare un cancro per non danneggiare il feto. Il ritardo nelle terapie, però, porto alla morte. Il Consiglio comunale romano ha approvato la mozione di Fratelli d’Italia con il capogruppo di FdI in Assemblea capitolina, Giovanni Quarzo i consiglieri Francesca Barbato, Stefano Erbaggi, Mariacristina Masi, Rachele Mussolini e Federico Rocca di dedicare a quella mamma coraggiosa una strada.



La storia della mamma morta a 28 anni si è diffusa in tutto il mondo e sulla sua vita sono stati scritti diversi libri. Chiara ed Enrico, suo marito, insieme avevano scritto per loro figlio: “L’Amore è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio. Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarti”.



La mamma morta un anno dopo la nascita del figlio

Chiara Corbella Petrillo aveva conosciuto il suo grande amore nell’estate del 2002, mentre si trovava a Mediugorie con la sorella maggiore Elisa. Enrico Petrillo si trovava invece in pellegrinaggio con la comunità del Rinnovamento Carismatico. Dopo sei anni di relazione, il 21 settembre 2008, era arrivato il matrimonio ad Assisi nella chiesa di San Pietro. Al ritorno dal viaggio di nozze Chiara aveva scoperto di essere incinta, ma l’ecografia della bambina aveva rivelato un’anencefalia: nonostante questo, i due avevano deciso i portare avanti la gravidanza. Così nel 2009 era nata la piccola Maria Grazia Letizia, sopravvissuta al parto solo mezz’ora.



Dopo pochi mesi Chiara era rimasta nuovamente incinta ma il bambino presentava gravi malformazioni ed era privo degli arti inferiori: il bimbo, nato, era morto il 24 giugno 2010, poco dopo la nascita. Nessun collegamento, secondo gli esami medici, fra le patologie di Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni: così, la donna e il marito avevano provato a cercare una nuova gravidanza. Proprio durante questa, alla donna è stato diagnosticato un carcinoma alla lingua. Dopo una prima operazione, Chiara ha deciso di non sottoporsi a nessuna terapia per non danneggiare il feto. Dopo il parto ha iniziato proprio le terapie, ma il tumore era già diffuso nell’organismo. Così, un anno dopo la donna è morta.