Chiara Corbella Petrillo, serva di Dio, si spense a 28 anni il 12 giugno di dieci anni fa e ancora oggi sono tantissime le donne che le scrivono, sul suo portale o su Facebook, chiedendole di intercedere per loro affinché possano ricevere il dono di diventare madri. Come Giorgia, per esempio, che sul sito ChiaraCorbellaPetrillo.org ha digitato: “Ciao Chiara, ho avuto due gravidanze miracolose. Veglia sui miei figli e su tutta la mia famiglia. Se è volontà di Dio, intercedi per me affinché possa avere una terza gravidanza”. O come Milena: “Intercedi per la mia salute, permettimi di recuperarla completamente, stendi la mano sulle cure che sto facendo e sui medici che mi stanno aiutando. Avendo già ricevuto da te la grazia di una maternità tanto desiderata, sono certa che mi aiuterai anche stavolta”.



Il 21 settembre 2018, data del decimo anniversario delle nozze di Chiara Corbella Petrillo con Enrico, la diocesi di Roma ha aperto il processo per la causa di beatificazione. I genitori di Chiara, Roberto Corbella e Maria Anselma Ruzziconi, hanno dichiarato sulle colonne di “Avvenire” che sulla tomba della figlia trovano sempre tante lettere, spesso di donne che hanno fidanzamenti travagliati, gravidanze complesse oppure che non riescono ad avere figli: “Vedere che molte persone si appoggiano a nostra figlia ci aiuta a comprendere che quanto è successo è per un bene superiore e ci aiuta a sentirla sempre con noi. Ci dicono che Chiara ha cambiato la loro vita, pur non avendola conosciuta personalmente, ma attraverso i libri, i social e le testimonianze. Succede anche con sacerdoti e religiosi: di recente due missionarie della carità di Madre Teresa ci hanno invitati alla loro prima professione dei voti perché hanno voluto prendere il nome di suor Chiara Luz e suor Chiara Amata”.



CHIARA CORBELLA PETRILLO, SERVA DI DIO: LA STORIA DI GIULIA ED EMILIANO

Ancora su “Avvenire”, Giulia Di Gregorio, 43 anni, ha raccontato il rapporto speciale che si era venuto a creare tra lei e Chiara Corbella Petrillo, quando era ancora in vita. Si conobbero il 19 ottobre 2009, dopo la sua testimonianza sulla gravidanza e la nascita della prima figlia Maria Grazia Letizia, morta qualche mese prima (a giugno), 40 minuti dopo il parto per un’anencefalia. Poi, a giugno 2010 Chiara Corbella Petrillo ed Enrico ebbero il secondo figlio, Davide Giovanni, e lo salutarono poco dopo: aveva patologie diverse dalla sorella, ma incompatibili con la vita. Un dramma, ma Giulia ha rivelato che “Chiara era sempre sorridente, allegra. Rimase incinta del terzo figlio, quindi andò in maternità e al quinto mese scoprì di avere il tumore alla lingua. Io per delicatezza pregavo a distanza”.



Il piccolo Francesco nacque il 30 maggio 2011, ma dopo poco più di un anno sua mamma Chiara Corbella Petrillo è morta. In quel momento, Giulia iniziò a chiedere l’intercessione di Chiara per aiutarla “ad accogliere qualsiasi figlio Dio volesse donarci. Ci propongono una bambina di 6 mesi abbandonata in ospedale: aveva una patologia cardiaca che la rendeva terminale, quindi avremmo dovuto accompagnarla. Per una settimana con mio marito abbiamo pregato e pianto, chiedendo cosa fare. Chiara ha scandito la sua vita con tanti sì, quindi abbiamo detto sì. Al tribunale dei minori il giudice ci ha detto che non eravamo idonei per quella adozione, perché troppo giovani e alla prima esperienza, comunicandoci che aveva pensato a noi per un fratello e una sorella di 10 e 4 anni, in casa famiglia da 3 anni. Non ho dubbi che Chiara ci abbia portato a loro. E della neonata, anche non avendola mai vista e conosciuta, mi sono sentita madre”.