Dopo il caso del Pandoro, Chiara Ferragni è finita sotto i riflettori anche per le uova di Pasqua, con l’influencer che rischia così un’altra multa salatissima. Lo riportano diversi quotidiani online nelle ultime ore fra cui il Giornale, sottolineando le parole di Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust, intervenuto durante il programma 5 Minuti e Porta a Porta, condotti da Bruno Vespa. Nell’occasione lo stesso Rustichelli ha fatto sapere di aver avviato una istruttoria nei confronti di Chiara Ferragni e di Dolci Preziosi per la vendita di uova di Pasqua con una “ipotesi similare a quella del caso del pandoro Balocco”. E’ stata inoltre archiviata una istruttoria simile sulla vendita delle uova di Fedez in quanto effettivamente si è verificata la beneficenza.



Il caso pandoro Balocco, ricorda Il Giornale, è costato più di un milione di euro di multa da parte dell’Antitrust alle società coinvolte ed ora si potrebbe aprire un nuovo capitolo, l’ennesimo duro colpo per l’imprenditrice digitale. Sembra infatti che numerosi brand l’abbiano abbandonata e nel contempo i follower continuino a diminuire da 4 mesi a questa parte, da quando ciò è esploso il Pandoro-gate.



CHIARA FERRAGNI, ISTRUTTORIA ANTITRUST SULLE UOVA DI PASQUA: IL COMMENTO DI RUSTICHELLI

Un danno di immagine enorme e tale nuova indagine non può che peggiorare la situazione. “Abbiamo ricevuto tre segnalazioni che evidenziavano delle criticità, abbiamo avviato il caso a gennaio con delle ispezioni della Guardia di Finanza e l’ipotesi per cui si procede è la medesima, una pratica commerciale scorretta con una possibile falsa informazione”, le parole del presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, intervistato da Bruno Vespa a “Porta a Porta”, riportate da Il Giornale.



“Stiamo vagliando tutte le carte acquisite – ha aggiunto – attualmente il termine previsto per la chiusura del procedimento è il 14 giugno, vedremo l’esito del caso”, facendo comunque sapere che ci vorrà ancora del tempo affinchè si tirino le somme visto che bisognerà prima attendere le memorie difensive così come da diritto di ogni parte. In merito invece alle uova di Pasqua Walcor di Fedez, Rustichelli ha spiegato che “la beneficenza c’è stata, legata al numero delle uova vendute. Quindi abbiamo archiviato il caso”.

CHIARA FERRAGNI, ISTRUTTORIA ANTITRUST SULLE UOVA DI PASQUA: IL COMMENTO DEL CODACONS

Sulla vicenda si è espresso anche il Codacons, che ha ricordato come: “lo scorso 19 dicembre avevamo depositato un esposto a 104 Procure e all’Antitrust segnalando il caso delle uova di Pasqua griffate Ferragni, e sottolineando come si trattasse di una sponsorizzazione commerciale che avrebbe fruttato in due anni la stratosferica cifra di 1.2 milioni di euro all’influencer”, a fronte di una donazione da parte della stessa influencer, sempre secondo quanto riferisce l’associazione dei consumatori “di appena 36mila euro in favore del progetto benefico ‘I Bambini delle Fate’, per giunta eseguita dalla società ‘Dolci Preziosi’ e non dalla Ferragni, senza alcuna correlazione fra le vendite delle uova e l’entità della donazione”. La procura di Milano ha aperto da tempo un fascicolo sul caso delle uova.