Dopo accuse, polemiche e indagini, Chiara Ferragni passa al contrattacco. Nel bel mezzo della crisi matrimoniale con Fedez, che potrebbe essere anche rientrata, ora l’influencer chiede di annullare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l’Antitrust ha punito le sue società, Fenice e Tbs Crew. Attraverso i suoi legali, l’imprenditrice digitale ha depositato al Tar del Lazio due diversi ricorsi amministrativi con cui chiede di annullare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l’Antitrust ha multato le due società con una sanzione da oltre un milione di euro per pratiche commerciali scorrette.



La vicenda riguarda il pandoro Balocco e la presunta pubblicità ingannevole legata ad attività di beneficienza. I consumatori acquistando il pandoro “griffato” sarebbero stati portati a credere che una parte del ricavato sarebbe andato all’ospedale Regina Margherita di Torino, invece in realtà la donazione era già stabilita, ed è stata di 50mila euro, ed era stata già effettuata dall’azienda Balocco. Quindi, la differenza di costo avrebbe comportato un beneficio solo per l’azienda e Chiara Ferragni.



CHIARA FERRAGNI VS ANTITRUST “MULTA SPROPORZIONATA”

Chiara Ferragni continua a ribadire la sua buona fede ed è pronta a spiegarsi nelle sedi competenti. In effetti, subito dopo la multa dell’Antitrust, aveva annunciato ricorso al Tar contro la sanzione, giudicata «sproporzionata». Il passaggio ufficiale è avvenuto nel pomeriggio di martedì 27 febbraio. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, i due ricorsi saranno affidati alla prima sezione del tribunale amministrativo. Confermato il fatto che non c’è alcuna richiesta di misura cautelare, ma solo una richiesta di fissazione dell’udienza di discussione di merito che dovrebbe essere celebrata entro il mese di giugno.



Nel frattempo, prosegue l’inchiesta della procura di Milano che vede indagata Chiara Ferragni per truffa aggravata nell’ambito di una serie di casi di presunta pubblicità ingannevole nella beneficenza. Infatti, oltre al caso pandoro, l’indagine è stata allargata anche alle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, alla bambola Trudi e al caso dei biscotti Oreo.