Chiara Ferragni ha presentato l’iniziativa lanciata da Pantene, noto marchio del beauty, che permette alle azienda guidate da una donna e/o con un team a maggioranza femminile, di poter candidarsi ad un bando per ricevere 75mila euro. «Sono una donna di potere e penso sia giunto il momento di fare la differenza», le parole dell’influencer italiana più famosa al mondo, come si legge su La 27ora, rubrica del Corriere della Sera. In giuria, oltre a Chiara Ferragni, anche Valeria Consorte, vice presidente della divisione Beauty Care di P&G Italia, la rappresentante speciale per il G7 e il G20 del Women’s Forum per l’economia e la società Chiara Corazza, e infine, l’amministratore delegato di LVenture Group, Luigi Capello.
«Molto presto – ha spiegato proprio Consorte – abbiamo capito che sarebbero state soprattutto le donne a farne le spese in termini di disoccupazione e ci siamo rese conto che volevamo fare qualcosa di concreto, combinando la forza mediatica di Pantene, che è un marchio che parla a milioni di donne e fa grandi investimenti pubblicitari, con quella di Chiara». Per promuovere l’iniziativa è stato realizzato uno spot dedicato, dove, oltre a Chiara Ferragni, compaiono anche altre donne di successo, leggasi Sara Cancemi, Carolina Cerutti, Anna Bosoni, Gaia Bernasconi, Carola Diella, Elisabetta Pellegrino, Marinelys Marte.
CHIARA FERRAGNI: “MI PIACE VEDERE DONNE FORTI”
«A me piace vedere donne forti», racconta ancora la moglie di Fedez, e madre dei piccoli Leone e Vittoria, «perché penso che possano essere di ispirazione per le altre, anche quelle che hanno meno fiducia in se stesse. Siamo arrivati a un momento di svolta per quanto riguarda la parità di genere – ha poi aggiunto – anche se il percorso da fare è ancora lungo. È vero, il Covid ci ha fatto fare dei passi indietro, ma è il momento giusto per fare dei cambiamenti. Alcune cause, come questa, possono diventare più visibili grazie alla viralità. Usare la propria influenza per promuovere un prodotto o collaborare con un brand è molto bello, ma penso che sia importante farlo anche per condividere dei valori e prendere posizione: è il momento della responsabilità sociale, di essere un po’ meno super partes e di battersi per le cause in cui si crede».
Chiara Ferragni fa quindi dell’imprenditorialità femminile e della lotta per i diritti delle donne, un fatto quasi personale: «Io posso essere un esempio positivo, anche in cose piccole, come rispondere a quelli che sotto a una mia foto in bikini scrivono commenti maschilisti come: “Da mamma e da imprenditrice non dovresti mostrarti così”. A un imprenditore che pubblica una foto in costume non scriverebbero mai la stessa cosa e credo sia giusto farlo notare». Su Instagram lei si definisce “Boss Baby”, due concetti che apparentemente sembrano cozzare l’unico con l’altro, ma Chiara Ferragni spiega: «Per me è importante sentirmi allo stesso tempo “boss” e “baby”. Non rinuncio a nulla, né nel mio essere donna, né nel mio essere leader. Il fatto è che c’è ancora molta paura della leadership femminile. E ancora oggi resiste un’idea molto “stiff” (rigida e seria, ndr) di come si debba essere leader. Invece secondo me ci si può anche prendere meno sul serio: si può essere una vera boss lo stesso».