Lo sciame sismico” intorno allo scandalo che ha travolto Chiara Ferragni nel 2023 non sembra arrestarsi e, a cascata, molti brand avrebbero preso le distanze interrompendo i rapporti con la celebre imprenditrice digitale in attesa dell’evoluzione della vicenda in sede giudiziaria. Una vera e propria emorragia di consensi in cui non è mancata una valanga di odio social, con hater scatenati anche contro le aziende entrate in contatto con il suo nome dopo l’esplosione del caso.



Se Chiara Ferragni oggi è al centro di un moto negativo a effetto domino, apparentemente inarrestabile e dagli esiti ancora imprevedibili in termini di sopravvivenza nel mercato, secondo un suo ex collaboratore, Karim De Martino, è dovuto al fatto che si sarebbe innescata una sorta di “radioattività” diffusa nella percezione collettiva. A Leggo, De Martino ha spiegato il concetto: “In America ‘Radioactive’ si usa quando contro una persona, se viene anche citata, subito le folle si scatenano in maniera negativa. Negli States hanno più di questi esempi: ad esempio quanto era successo a Will Smith con lo schiaffo alla notte degli Oscar. Da quel momento i brand devono comunque avere a che fare con le conseguenze“.



Chiara Ferragni, l’ex collaboratore: “Non è più un’influencer”

Karim De Martino, secondo quanto riportato da Leggo, avrebbe contribuito all’ascesa di Chiara Ferragni nel mondo degli imprenditori digitali fin dall’epoca del blog “The Blonde Salad”. Secondo il suo punto di vista, generalizzare sulla galassia degli influencer, come fa chi accusa l’intero sistema di essere marcio, è un grave errore: “Si tende a fare di tutta l’erba un fascio, quando è un settore con dei professionisti, delle professionalità, e che adesso fortunatamente sta iniziando ad avere delle regole ben chiare. Peccato che ci sia un accanimento su di lei in primis e generalizzato contro l’influencer. Chiara Ferragni non rappresenta tutti gli influencer del mondo, non è l’unica content creator. È sicuramente una persona che ha avuto un successo, una celebrity e non più un’influencer, perché guadagna da contratti di immagine più che da quello che fa sui social“.



Karim De Martino ha sottolineato che dietro l’impero Ferragni c’è una profonda preparazione: “Quando leggo ‘non ha studiato’ oppure ‘è tutto regalato’ non è vero niente. Chiara, fin da quando aveva 18 anni, non aveva una vita privata. Faceva tutto per il lavoro: le foto, i servizi, il blog. Aveva una visione chiarissima di dove voleva arrivare, cosa voleva fare. È una persona molto testarda, caparbia, che sa gli obiettivi che può raggiungere e come raggiungerli. Professionalmente è ineccepibile. Ha avuto la fortuna di lavorare in un settore che era in esplosione e di capire esattamente le carte giuste da giocare per arrivare al vertice“.