Chiara Ferragni, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha parlato del momento difficile che sta vivendo, tra la causa per le operazioni commerciali legate alla beneficenza con il pandoro di Balocco e le uova di Pasqua e la crisi del matrimonio con Fedez. “È un periodo tosto, sono stati due mesi difficili. Anche se la mia storia è molto piccola a confronto con le tragedie che accadono nel mondo. Io mi sono ritrovata al centro di un’ondata di odio. Ero iper preparata, ma nulla ti prepara alla violenza di certi attacchi. È stata dura anche se lo avevo vissuto in parte tante altre volte. I social sono fantastici quando va bene, diventano un incubo quando va male. Ti senti da un lato osannata e dall’altro accerchiata”.



Il periodo in questione l’ha portata a cambiare: “Se adesso dovessi dare un consiglio a me stessa, sarebbe quello di non essere sempre per forza perfetta. Sto cercando di farlo da anni. Tutti sbagliamo ed è bello anche farsi vedere imperfetti. Io vedevo da piccola le donne famose e desideravo il loro successo. Gli obiettivi sono diventati sempre più grandi, ma le mie insicurezze sono rimaste sempre le stesse. È importante parlare della fragilità, perché bisogna conviverci. Un sistema di supporto è fondamentale quando credi meno in te stessa”.



Chiara Ferragni: “Ondata di odio mi ha travolta”. Il rapporto coi social network

Anche il rapporto di Chiara Ferragni con i social network è in parte cambiato. “Io sono sul web da quando avevo 15 anni. Il mio modo di raccontarmi è sempre stato lo stesso, anche se su piattaforme diverse. È vero, rinunci a una parte della tua privacy. Io però ho raccontato tanto, ma non tutto. L’aspetto che vorrei far capire è che non c’è una differenza tra il virtuale e la realtà, ma il primo è una piccola parte del secondo. Di me ci sono mille cose che non si vedono, ma quello che si vede è reale. È qualcosa che molti non capiscono”, ha affermato.



Gli ultimi accadimenti l’hanno portata a prendere coscienza di alcuni aspetti. “Ho deciso che cambierò qualcosa nel mio modo di vivere. Ho fatto tutto troppo velocemente. Non mi sono mai fermata nel presente, ero sempre troppo proiettata verso il futuro. Il ricordo dei bei momenti in molti casi è più piacevole del momento stesso in cui l’ho vissuto, perché non sono riuscita a godermelo. Ora me ne rendo conto. Dovrei mettere da parte qualche volta il cellulare”.