Chiara Francini, attrice 42enne, è intervenuta ai microfoni de “Il Messaggero”, parlando a tutto tondo di sé e della sua vita privata, a cominciare dalla sua gioventù, quando, da ragazza di Campi Bisenzio, ha frequentato il liceo classico Dante di Firenze, “la scuola della borghesia cittadina, dove tutti sono figli di qualcuno e io, al massimo, ero ‘na fija de ‘na mignotta… C’era anche Matteo Renzi, faceva il rappresentante d’istituto”. Poi, però, sono arrivati il successo, il teatro, la tv, il cinema, e nessun uomo dell’ambiente ci ha mai provato spudoratamente con lei: “Forse perché sono bella – ha detto lei -, ma voglio essere considerata anche per quello che sono come persona. Comunque non ho mai avuto storie con registi, produttori, attori… Sono tutti egotici”.
Quando era a Londra per motivi di studio, Chiara Francini per mantenersi puliva 15-16 stanze di un albergo a cinque stelle ogni mattina, dalle 6 in avanti. Un hotel di lusso, ma anche di quelli che “spesso, però, non hanno lo spazzolone per il water. Per un paio di settimane in una stanza alloggiarono degli ospiti maleducatissimi che la facevano sempre fuori dalla tazza. Uno schifo. Così, una mattina, con lo stesso straccio con cui pulivo quello che lasciavano per terra, lucidai le tazze per il tè che usavano ogni giorno”.
CHIARA FRANCINI: “DOPO 17 ANNI CON LO STESSO UOMO, SI TR*MBA POCO!”
Nel prosieguo del dialogo con i colleghi de “Il Messaggero”, Chiara Francini ha asserito di essere infastidita da coloro che, pur avendo i mezzi, non si applicano, non migliorano, non studiano e vivono di rendita, in tutti i sensi. Lei, invece non si è mai montata la testa: “Sono un’operaia del mondo dello spettacolo. Sto sempre con i piedi per terra. E poi non bevo. E non fumo. Il s*sso? Dopo diciassette anni con lo stesso uomo (lo svedese Frederick Lundqvist, 46 anni, ndr) ormai si tr*mba davvero poco…”.
Su Discovery+ Chiara Francini fa parte della giuria di “Drag Race Italia”, ma non è mai stata tentata da una trans, “anche se il percorso umano che li cesella li rende davvero speciali. A loro, come a tutti gli amici della comunità Lgbtq+, devo tanto in termini di ironia, cultura, libertà. Mi hanno sempre fatto sentire accolta, bella e giusta. Comunque, per ora non è successo, ma la fascinazione ce l’ho”. L’errore più grande commesso dall’attrice è stato quello di “aver aspettato tanto a fare un figlio. Adesso ci sto provando: prima non era aria, ora dipende dall’orologio biologico”.