Chiara Friggeri è morta a soli 18 anni per overdose da cocaina. La giona è deceduta dopo cinque giorni di agonia venerdì 12 giugno nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Castelfranco Veneto. Chiara, dopo aver assunto cocaina, era stata colpita da un arresto cardiocircolatorio ed ora, sulla sua scomparsa, farà luce l’autopsia che, come fa sapere Giuliano Pavan per Il Messaggero, sarà effettuata mercoledì dovrà accertare se la quantità di droga assunta da Chiara fosse sufficiente per provocarle un overdose. In caso contrario, si cercherà di capire quale sostanza Chiara abbia assunto e, soprattutto, se sia stata tagliata male. L’indagine è affidata al sostituto procuratore Giulio Caprarola che ha raccolto la testimonianza del fidanzato 30enne della giovane, Ivan. Quest’ultimo ha raccontato di aver visto Chiara parlare con un gruppo di nordafricani durante la sosta a Vicenza del treno che da Torino li stava portando a Padova, ma per il momento si tratterebbe di una semplice supposizione.



CHIARA FRIGGERI MORTA A 18 ANNI PER OVERDOSE: COSA RISCHIA IL PUSHER

Sulla morte di Chiara Friggeri è stata aperta un’indagine inizialmente per lesioni a carico di ignoti poi modificata in morte in conseguenza di altro reato. Gli inquirenti sono ora a caccia del pusher che ha venduto la droga a Chiara che, come ha raccontato il fidanzato Ivan, stando a quello che scrive Giuliano Pavan per Il Messaggero, ha assunto cocaina. La morte di Chiara, nel frattempo, ha colpito l’intera comunità di Monfumo e la nonna della 18enne ha lanciato un appello a tutti i giovani. «Cari ragazzi, non giocate con la vostra vita. Non scherzate con le droghe per sballarvi. Non serve a niente», ha detto la signora Maria Lucia Benedettini addolorata per la tragica morte della nipote.

Leggi anche

Daniela Ruggi, il giallo della 31enne scomparsa/ La pista che scagionerebbe l'amico indagato Domenico LanzaPierina Paganelli, ipotesi omicidio in due tempi/ Perché il killer è tornato sulla scena o ha un complice