Chiara Galiazzo, ospite di “Da noi… A ruota libera”, racconta il raggiungimento del successo, arrivato un po’ per caso: “Ho sempre amato la musica. Sono andata avanti con la mia vita, mi sono laureata, poi a un certo punto, quando avevo quasi messo da parte questo sogno, è successo: ho vinto un talent e sono arrivata a Sanremo. È stato un grande frullatore: ero una studentessa, poi sono entrata nella casa di X Factor e tutti mi conoscevano. Quando ho fatto il primo Sanremo, ho colto un’opportunità nonostante tutti dicessero che era troppo presto. Ma cosa potevo fare, non andarci? Di quel Sanremo, però, non ricordo nulla“.



Quello di diventare una cantante è stato un sogno di Chiara Galiazzo per otto anni, ma la cantante è ben consapevole delle responsabilità derivanti dalla popolarità e dei problemi che questa potrebbe portare: “Non sempre ti rendi conto, spesso subisci. È successa una cosa bellissima, era il mio sogno, c’ho provato otto anni. Io volevo fare questa vita ma ogni super potere porta con sé delle responsabilità. Per capire dove ero finita e per gestirmi c’ho messo tanti anni e sono successe tante cose nel mezzo”.



Chiara Galiazzo: “Ho lavorato su me stessa”

Parlando ancora dei problemi avuti dopo aver raggiunto la notorietà, Chiara Galiazzo spiega: “Quando tu sei manager di un prodotto e il prodotto non sei tu. Le persone vedono i tuoi lati scoperti, le tue ferite. Spesso ci si infilano e magari una problematica diventa enorme. Sarei voluta esserci andata prima dallo psicoterapeuta. Bisogna lavorare su se stessi, tutti lo dobbiamo fare, non solo se lavoriamo in questo mondo. Dopo migliori anche con gli altri, tutto attorno a te cambia: a volte diamo la colpa agli altri su come si comportano ma spesso siamo noi che li mettiamo nelle condizioni sbagliate. Io oggi mi impegno e cerco di stare meglio nel mondo. Nella musica io sono sempre malinconica, la malinconia mi denota”.

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