L’appassionante interpretazione di Cristiana Capotondi fornisce al pubblico di Raiuno un ritratto estremamente lusinghiero di Chiara Lubich. Nel film L’Amore vince tutto le immagini di una desolante Trento, messa in ginocchio dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dalla paura. Se da una parte lo scenario è desolante e cupo, dall’altra ritrova luce grazie alle intuizioni del personaggio interpretato da Cristiana Capotondi. Chiara Lubich fa dello spirito di solidarietà la sua forza. E nel momento più drammatico per il paese, si apre anziché chiudersi. Si apre all’ascolto di Dio e fonda un Movimento che vuole portare amore e luce in tutto il mondo. Chiaramente non mancano gli ostacoli e nel film, seppur fugacemente, vengono affrontati passo dopo passo. Non si entra in profondità dei personaggi secondari, oscurati inevitabilmente da una credibile Cristiana Capotondi.



Chiara Lubich, L’Amore vince tutto: il messaggio del film con Cristiana Capotondi

L’Amore vince tutto. Lo dimostra il personaggio interpretato da Cristiana Capotondi, Chiara Lubich, che trova ispirazione e forza nel momento in cui Trento si ritrova sotto attacco. Non si può non ammirare questa giovane donna che rinuncia a fughe e scorciatoie pur di aiutare il prossimo. E nella cura ai più bisognosi la sua opera di coinvolgimento si rivela sorprendentemente efficace. Con generosità getta il cuore oltre l’ostacolo e nel film, così come nella storia vera, si prende cura di chi ha perso tutto. La strada gliela indica il Vangelo, grazie a cui capisce che il suo scopo della vita è la realizzazione della fratellanza universale. Un obiettivo che vola oltre ogni cosa, persino sopra il Movimento dei Focolari, che ottiene la prima approvazione solo grazie a Giovanni XXIII e quella definitiva nel 64 con Paolo VI.



Chiara Lubich, l’Amore vince tutto secondo Cristiana Capotondi

La visione e la generosità di Chiara Lubich vincono sull’odio e sulla morte generata dalle bombe. La determinazione e il senso di appartenenza ad una comunità diventano punto di slancio, sia nel film che nella vita reale. Tuttavia mentre la protagonista raccoglie intorno a sé sempre più fedeli, il Sant’Uffizio è perplesso e vuole approfondire. Sullo sfondo le drammatiche immagini di un paese al collasso, che si risolleverà solo grazie ai principi di amore universale, umanità, pace e fratellanza. Un film che scatena curiosità anche sui social e più in generale in rete, dove si registrano ricerche sulla vera storia di Chiara Lubich. Insomma, indipendentemente dal giudizio sul film, godibile, Cristiana Capotondi vince.

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