Chiara Meoni è morta: la tremenda notizia si è diffusa nelle scorse ore e ha suscitato profondo cordoglio non soltanto tra le persone che conoscono la sua famiglia e la sua drammatica storia, ma nell’intero universo web, dove sono stati milioni i messaggi di cordoglio pubblicati dagli utenti, colpiti nel profondo da un annuncio tragico e inaspettato. Sì, perché Chiara, figlia dell’ex pilota Fabrizio Meoni, vincitore di due edizioni della Dakar e deceduto in gara nel gennaio 2005 a soli 48 anni in seguito a una caduta dalla sua moto, era stata colpita da una malattia, che nel giro di pochi mesi ha posto prematuramente fine all’esistenza terrena della giovane.



Un lutto enorme, inenarrabile e impossibile da accettare, che ha gettato nello sconforto anche Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino, Comune ubicato in provincia di Arezzo e presso il quale la ragazza viveva insieme alla mamma e a suo fratello Gioele. Il primo cittadino ha infatti pubblicato sul proprio profilo Facebook le seguenti parole, che testimoniano il sentimento di profonda e sincera sofferenza che mal si cela dietro di loro: “Cara Chiara, sapevi di avere avuto un padre leggendario e adesso spero che tu possa correre assieme a lui. Per me nulla sarà come prima”.



CHIARA MEONI È MORTA: ERA STATA APPENA DIMESSA DALL’OSPEDALE

La morte di Chiara Meoni è avvenuta a soli due giorni di distanza dalle dimissioni della giovane dall’ospedale “Meyer” di Firenze, presso il quale era stata ricoverata e che la stava seguendo nel suo percorso di cura. Dopo il dramma della Dakar 2005, la famiglia Meoni vive nuovamente ore di dolore atroce e insopportabile e tutti nel Comune toscano si stanno domandando perché il destino abbia scelto di bersagliare con così tanta veemenza su un nucleo familiare già profondamente colpito dall’onda d’urto della tragedia di sedici anni fa. Chiara, all’epoca, aveva soltanto due anni ed era troppo piccola per ricordarsi del papà pilota e della sua drammatica dipartita durante la corsa, ma il ricordo di Fabrizio Meoni è ben impresso nelle menti dei suoi amici e la testimonianza di uno di loro, raccolta da “Il Corriere della Sera”, rende bene lo stato d’animo che accompagna tutti coloro che volevano bene a Chiara e a suo papà: “Se si vuole trovare un modo cristiano per provare a dare un senso a tutto questo, esso risiede nel voler pensare che Fabrizio la volesse con sé, ma in realtà viene da chiedersi perché il destino continui ad accanirsi in maniera così feroce su quella povera famiglia”.

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