Chiara, Karel e Andrea, i grandi amori del maestro Zdenek Zeman: ecco chi sono la moglie e i figli del boemo

Chiara, Karel e Andrea sono la moglie e i figli del maestro boemo Zdenek Zeman. La sua dolce metà è palermitana, una città cara all’allenatore che arrivò in Sicilia con la sorella Jarmila ospite dello zio Vycpalek nel 1966. Di quella città, e non solo, Zeman, si innamorò. Non a caso, da quel momento in avanti, decide di tornarci ogni anno per trascorrere le vacanze estive, per poi trasferirsi definitivamente nel 1969. “Sento qualcosa per Palermo”, ha ammesso più volte l’iconico mister di Praga. “Ho la moglie di Palermo, Chiara Perricone, e i miei figli Karel e Andrea sono nati a Palermo. L’antistadio è dedicato a mio zio Cestmir Vycpalek. Lì sono a casa”, ha spiegato.



Il primogenito Karel è colui che si è più avvicinato al credo di papà e che, in qualche modo, ne ha ripercorso le orme nel mondo del calcio. Già da giovanissimo, infatti, iniziare la carriera dell’allenatore, per mettere in pratica gli insegnamenti del papà. Anche lui, come Zdenek, colleziona diversi esoneri nel corso della sua carriera, pur raggiungendo piccoli grandi traguardi personali.



Zdenek Zeman e la malattia affrontata dal figlio Andrea: “Ha avuto coraggio, ma in quei momenti nulla ha senso”

A proposito di paternità, l’ex tecnico di Roma e Lazio, Zdenek Zeman in una toccante intervista rilasciata tempo fa alla Gazzetta dello Sport, aveva fatto un bilancio della propria esistenza, rivelando il dramma vissuto in famiglia negli ultimi anni: “Qual è la cosa più importante nella vita? La propria salute e quella di chi hai vicino. E di conseguenza mi spaventa la malattia. Ho vissuto in questi ultimi anni il dramma di mio figlio Andrea che ha affrontato con coraggio una grave malattia”.



“In quel momento in cui hai paura che il corso della natura si stia rovesciando, nulla ha più un senso. Ogni certezza si sgretola”, raccontò mister Zeman. “È stato uno shock di cui parlo solo ora perché si è risolto abbastanza bene. Ma solo chi ha vissuto qualcosa di simile può capire sensazioni, il vuoto, il male dentro che niente può attenuare finché le cose non tornano al loro posto”.