Storie Italiane ha mandato in onda le parole dell’avvocato di Chiara Petrolini dopo essere uscito dall’aula del tribunale in merito alla richiesta degli arresti in carcere da parte della Procura di Parma. “C’è stata l’udienza – ha detto il legale – il tema dell’udienza era la valutazione degli arresti domiciliari impugnati dalla procura di Parma, io ho cercato di fornire tutti gli elementi, credo che gli arresti domiciliari in questa vicenda siano adeguati come valutato dal Gip di Parma e il primo elemento da valutare è la specificità di questi fatti e se dobbiamo pensare al rischio di reiterazione dei reati non possiamo non pensare ai fatti oggetto di queste indagini e questo rende i domiciliari sufficienti a contenere questo rischio”.
L’avvocato di Chiara Petrolini ha proseguito: “Questo è il ragionamento che abbiamo sviluppato, io credo che i domiciliari siano la misura adeguata e sufficiente anche per le condizioni di Chiara. La procura ha fatto un comunicato in cui spiega perchè vorrebbe gli arresti in carcere, ha parlato di genitori inadeguati ma credo che sia indecoroso definirli inadeguati a gestire questa vicenda, c’è un prima e un dopo. Hanno sentito altre persone oltre a Chiara? Dovete chiederlo alla procura. Non abbiamo chiesto una revoca dei domiciliari. Il tribunale quando deciderà? Non lo sappiamo, uno o due giorni. Ho finito di rispondere, non parlo di Chiara Petrolini”, ha concluso. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“CHIARA PETROLINI? IL DIAVOLO HA LAVORATO BENE CON LEI”. LA SUA CATECHISTA: “IL MALE ESISTE”
Storie Italiane ha aperto stamane con il caso di Chiara Petrolini, la giovane ragazza della provincia di Parma accusata di aver lasciato morire i suoi due neonati e di averli poi seppelliti nel giardino di casa. Il programma di Rai Uno condotto da Eleonora Daniele ha intervista la catechista che ha descritto Chiara Petrolini come una ragazza pressochè perfetta, come del resto l‘hanno descritta tutte le altre persone che conoscono la giovane parmense.
“Una ragazza brava, un riferimento, carina, dolce – le parole della catechista – mi ha aiutato tanto con i ragazzi”. E ancora: “Io ho segnalato che avrebbe potuto fare un cammino individuale nell’ambito del catechismo e così il sacerdote ha fatto e le ha affidato la classe. I bambini l’hanno sempre amata – ha continuato – anche le mie nipoti, continuavano a scriverle tante volte, stavano bene con lei e questa è la testimonianza di tutto il paese, non riesco a capire cosa possa essere successo”.
CHIARA PETROLINI, LA CATECHISTA: “MI E’ SEMPRE SEMBRATA VERA…”
La catechista ricorda: “Le ho scritto nel 2021 ‘devi essere una luce nella tua vita perchè abbiamo bisogno di verità e di luce’. Io la descrivo come una ragazza normalissima che voleva fare un percorso di vita sereno e pronta ad aiutare, anche la parrocchia, mi è sempre sembrata vera in tutto quello che faceva, i bimbi stavano bene con lei e i bimbi capiscono la verità e ciò significa che percepivano il suo bene”.
Chiara Petrolini che ricordiamo resta ai domiciliari dopo che è stata rigettata la richiesta di arresti in carcere, deve aver avuto un momento di blackout secondo la catechista: “Cosa può essere successo? Ho pensato che il diavolo lavoro molto, scusate io lo penso, e il diavolo si serve di tutti, io dico il diavolo ma può essere anche il male, che ci sovrasta, c’è e ci colpisce”.
CHIARA PETROLINI, LA CATECHISTA: “VIVE IN UNA FAMIGLIA NORMALE…”
“Vive in una famiglia normale, tranquilla – ha aggiunto – con delle buone relazioni, quindi io penso davvero a quello, che tutti possiamo impazzire, possiamo avere un blackout, un qualcosa, ma non riesco nemmeno a capire la ripetizione di questo gesto, è per questo che io dico come mai, parlo di un qualcosa che va oltre…”, dice parlando in lacrime.
E ancora: “Ho detto subito a Don Giancarlo che appena possibile andrò a trovarla se potrò. Tutti abbiamo paura del giudizio degli altri, beati quelli che sono immuni da questo sentimento, siamo prigionieri di una immagine, di una facciata, può essere stata fragile, non era estroversa, aveva forse il suo mondo interiore che non voleva rivelare a nessuno”. Secondo Massimo Lugli, noto giornalista, Chiara Petrolini rischia fino a 6 anni se accusata di infanticidio, ma qualora venisse riconosciuta colpevole di un duplice omicidio premeditato a quel punto andrebbe incontro all’ergastolo. Staremo a vedere cosa accadrà.