Ancora novità dalle intercettazioni sugli interrogatori di Chiara Petrolini. Dopo la scoperta del corpicino del primo neonato, la ragazza ha confessato anche il primo parto, avvenuto un anno e mezzo prima: “Ho partorito un anno e mezzo fa, a maggio. Solo che il bambino non era nato vivo quindi l’ho sepolto nel mio giardino, come questa volta. Anche lì non avevo detto niente a nessuno perché era un periodo un po’ pesante per la mia famiglia e poi perché avevo sempre paura del giudizio delle persone. C’era poi mia nonna che non stava bene e questa cosa mi sembrava un problema in più. Poi, dopo, quando è arrivato quel giorno, non volevo fare tutto da sola, solo che quando è nato io non ho chiamato nessuno perché avevo paura, e quindi ho tenuto tutto dentro”.



Chiara Petrolini, il racconto: “Speravo non succedesse la seconda volta”

A detta di Chiara Petrolini, “quando è successo la seconda volta speravo che non riaccadesse, solo che non riuscivo a dirlo e quindi è successo tutto. Come la prima volta, il bambino lo volevo. Lo volevo sia la prima che la seconda, solo che la prima non me l’aspettavo perché non ero neanche fidanzata. La prima è avvenuta nel maggio 2023”. Poi, ancora, Chiara spiega: “È avvenuto di notte, in camera mia. I miei non c’erano, non ricordo dove erano andati. Quel giorno non ero andata dal bambino perché avevo mal di schiena e non mi alzavo dal letto”.



Nel suo racconto durante l’interrogatorio di agosto, Chiara Petrolini ha raccontato ancora agli inquirenti: “Il primo parto è durato poco, quando è nato l’ho scosso ma era morto quindi mi è passato per la testa di metterlo in giardino. La buca? L’ho fatta io con le mani, ho impiegato dieci minuti e non di più. La placenta l’ho messa nel water, era scesa da sola dopo la doccia. Ho perso sangue ma nessuno si è accorto di niente”.

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