A Storie Italiane si torna a Vignale, in provincia di Parma, per il drammatico caso di Chiara Petrolini, la 21enne che ha partorito due bimbi, entrambi morti e sepolti nel giardino di casa. Sorprende, al di là del dramma e del gesto macabro, il fatto che nessuno si sia accorto della sua doppia maternità, come è possibile che in 18 mesi nessuno, dalla sua famiglia al suo fidanzato, abbia notato dei segnali? A riguardo Storie Italiane ha parlato con amiche e coetanee di Chiara Petrolini, che hanno ribadito il solito scenario: “Io non l’avrei mai fatto – ha raccontato una – siamo rimaste scioccate, poi ognuno prende le proprie decisioni… non ci siamo mai accorte di nulla, zero, tutto tranquillo e normale, una ragazza tranquillissima, una studentessa che faceva la sua vita”.



Un’altra ha aggiunto: “Un fatto sconvolgente, ha sconvolto un po’ tutto il paese, me lo sto chiedendo anche cosa sia successo, non lo so, non riesco a capire perchè mi son sempre detta che se capitasse a me lo dire alle mie amiche, fa strano che tutti non abbiano saputo nulla, anche il fidanzato, sarà stata breve a fingere e a nasconderlo, dispiace”.



CHIARA PETROLINI, PARSI: “NON HA COMUNICATO CON NESSUNO”

In collegamento con Storie Italiane la professoressa Maria Rita Parsi, che ha cercato di analizzare il contesto della vicenda di Chiara Petrolini, soffermandosi sul vuoto che si è creato attorno a questa ragazza: “Credo che questi ragazze non hanno mai parlato di diventare madri e mogli, il discorso è rimasto in superficie. La parola “tranquilla” mi ha molto sconvolto – ha proseguito – sono anni che parliamo qui di salute mentale, bisogna studiarlo a scuola perchè li nascono i segnali. Una famiglia che non si accorge due volte di una gravidanza e una ragazzina che partorisce da sola come gli animali la propria creatura e poi la elimina, c’è un isolamento di comunicazione”.



E ancora: “C’è un vuoto talmente grande che il tema fondamentale è non comunico con nessuno, non c’è un punto di riferimento e poi non prendo precauzioni, siamo nel 2024, ci sono tante possibilità. C’è una forma di malattia mentale dietro questa ragazza? Lo scopriremo se verrà curata in carcere ma c’è un vissuto di tale negazione di se, anche questi corpi estranei che ha tirato fuori da se li ha eliminati.

CHIARA PETROLINI, PARSI: “LEI ALL’ESTERNO ERA UNA BABY SITTER MA DENTRO…”

Maria Rita Parsi ha proseguito così parlando di Chiara Petrolini: “All’esterno lei era una baby sitter, stava con i bambini, ma era un qualcosa fuori da lei, con l’esterno aveva una modalità di comunicazione ma con se stesso e l’interno aveva un desiderio di finire e di farsi fuori, una ragazza con una depressione profondissima, una divisione fra ciò che provava e quello che non andava detto perchè non sarebbe stato raccolto. Mi viene in mente la piccola fiammiferaia, tante persone purtroppo non si alzano in piedi per chiedere aiuto”.

Infine il pensiero di Samantha De Grenet, sempre in studio a Storie Italiane: “Ha avuto gravissimi problemi di dialogo con la famiglia, le amiche e il fidanzato, ma mi domando come una madre, un genitore vede dei cambi comportamentali in un figlio, io mio figlio lo attenziono h24, mi rendo conto se succede qualcosa e poi una giovane donna… mi fa strano che questa ragazza fosse riuscita a tenere nascosto tutto e che i genitori siano rimasti all’oscuro di tutto questo”.