Chiara Petrolini potrebbe uccidere ancora. Queste le motivazioni del giudice del Riesame di Bologna, che ha appunto chiesto che la ragazza, divenuta tristemente nota alle cronache degli ultimi mesi in quanto forse responsabile della morte di due suoi neonati, partoriti in casa e poi seppelliti in giardino.

Ad anticipare la notizia, poi confermata anche da altre fonti, è stato Gianmarco Menga, giornalista della redazione di Quarto Grado, che attraverso i canali social del talk di Rete Quattro ha appunto spiegato: “Sono state depositate le motivazioni dei giudici del Riesame di Bologna. Per loro Chiara Petrolini deve andare in carcere perché potrebbe reiterare quanto già commesso, cioè uccidere ancora. La giovane 22enne di Traversetolo si trova attualmente agli arresti domiciliari ed è in attesa dei ricorso che i suoi avvocati presenteranno in Cassazione entro la prossima settimana”. La procura non ha quindi dubbi, la ragazza deve andare in carcere, i domiciliari non bastano proprio per il rischio che se Chiara Petrolini dovesse rimanere ancora incinta potrebbe evidentemente ripetere il reato, nascondendo quindi la gravidanza con tutto ciò che ne consegue.



CHIARA PETROLINI, “DISPREZZA LA VITA UMANA”

Ovviamente gli avvocati della 22enne di Parma sono esattamente convinti dell’opposto, ritenendo i domiciliari per la ragazza, che ricordiamo, è accusata di omicidio e di soppressione di cadavere, la giusta misura cautelare ed è per questo che sperano che la Cassazione possa accogliere la loro richiesta.



La giovane attende di conoscere il proprio destino, conscia che questa potrebbe essere la sua ultima settimana di libertà, anche se per quanto bisognerà stabilirlo. Taglienti le dichiarazioni dei giudici, secondo cui Chiara Petrolini avrebbe un “disprezzo per la vita umana”, parole riportate da ParmaToday, aggiungendo che la ragazza non avrebbe “remore” ad affrontare “in modo analogo”, eventuali nuovi ostacoli al suo vivere sereno, “usando quindi violenza a chi vi si frapponga”.

CHIARA PETROLINI, DISSEQUESTRATA LA VILLA DOVE SONO STATI TROVATI I DUE NEONATI

La casa degli orrori è stata intanto dissequestrata dalla procura di Parma, secondo cui non vi sarebbero più appunto particolari esigenze per “sigillare” la villa che abbiamo ormai imparato a conoscere grazie ai numerosi servizi tv delle molteplici trasmissioni che si sono occupate del caso negli ultimi mesi. I carabinieri hanno quindi tolto i sigilli all’abitazione dove Chiara Petrolini risiede con la sua famiglia, in quel di Traversetolo, in provincia di Parma.



Sul cancello dell’abitazione erano stati apposti fiori, ma anche pensieri e piccoli presenti come omaggio ai due neonati morti, ma il sindaco Simone Dall’Orto, ha chiesto che venissero rimossi anche perchè, ha fatto sapere, si era venuto a creare un “turismo dell’orrore”, con le persone che si recavano presso l’abitazione della ragazza solo per farsi un selfie, un fatto ovviamente disgustoso. Con il dissequestro dell’abitazione non sono comunque ancora concluse le attività di indagini, ma dalle intercettazioni emerse sembrerebbe che la ragazza abbia fatto tutto da sola, per ben due volte di fila.