Durante la puntata di ieri sera di Controcorrente pre-serale, classico appuntamento della domenica condotto da Veronica Gentili, si è trattato il tema dei tamponi antigenici rapidi, considerati da molti scienziati poco attendibili. Il programma di Rete 4 si è recato presso un laboratorio di Roma, e una dottoressa, rimasta anonima, ha spiegato: “Dopo due anni si accorgono che il tampone non ha senso, ci sono incongruenze notevoli in quello che comunicano. Cioè tu per due anni hai fatto fare questo, il tampone antigenico, anche i laboratori lo facevano eh… soltanto che i laboratori antigenici non te lo fanno a meno di 30 euro…”.



E ancora: “L’antigenico non ha questa cosa (riferendosi al fatto che il test non riesce a rilevare cariche virali basse ndr) quindi va a prendere una porzione un po’ più grande, per cui è positivo quando è un po’ conclamata. Ed è capitato anche che qualcuno lo ha fatto dopo 3 giorni dal contatto con il positivo ed era negativo, poi è tornato dopo perchè ha avuto un picco di febbre, è tornato a rifarlo ed era positivo”.



CHIARA VISMARA: “TEST ANTIGENICI RILEVA VIRUS QUANDO LA QUANTITA’ E’ UN PO’ ALTA”

Per indagare il fenomeno, Controcorrente ha intervistato la dottoressa Chiara Vismara, responsabile di microbiologia della clinica ospedale Niguarda di Milano, che a riguardo ha spiegato: “Il test antigenico è in grado di rilevare il virus quando la quantità è un po’ più alta quindi in un range più stretto di giorni. Se io ho un test che ha la sensibilità del 95 per cento su 100 campioni positivi cinque non li riesce a rilevare come positivi, me li darà come negativi, quindi questi saranno dei falsi negativi”.



Poi ha aggiunto e concluso: “Se noi lo andiamo ad usare nelle persone asintomatiche che potrebbero avere il virus nel naso, ma non hanno sintomi e molto probabilmente ce l’hanno in quantità molto bassa, è facile che il test non rilevi la presenza del virus”. Secondo alcuni dati, il 30 percento delle persone che effettuano questo test anti covid risulterebbero false negative, quindi positivi che circolano liberamente.