Il noto imprenditore Chicco Testa è stato ospite in collegamento stamane del programma di Canale 5, Morning News. Si parla di green, riscaldamento globale e cambiamento climatico e Chicco Testa ha iniziato l’intervista con un po’ di tensione: “Mi dica i sussidi da abolire”, si è rivolto all’esponente di Ultima Generazione anch’esso in diretta, che propone appunto di abolire i sussidi ambientali “Si la sto interrogando”, ha aggiunto. “Non sono tenuto a dirli a lei”, ha replicato l’ambientalista ma Chicco Testa non ci sta: “Lei non ha idea di quali siano questi sussidi, vuole che gliene dica uno io?”. Poi Testa ha aggiunto: “Te ne dico uno io ad esempio, la differenza di prezzo fra petrolio e gasolio, li conosco perfettamente questi sussidi ambientali, non è vero che vi sono 42 miliardi di euro di sussidi”.



“La loro ipotesi è di aumentare i prezzi del gasolio per portarli fino alla benzina. Un’altra è eliminare i sussidi delle ambulanze che pagano il gasolio meno o quello agli agricoltori che si traduce tutto in aumento delle tasse: togliamo i sussidi agli agricoltori per poi darne degli altri, nessuno ha esaminato le conseguenze sociali di questa eliminazione dei sussidi”. Chicco Testa aggiunge: “Ogni volta che incontro qualcuno di Ultima Generazione chiedo quali siano i sussidi ma nessuno li sa, quindi studiate un po’. Con i sussidi ambientali non andiamo da nessuna parte, il problema è un altro”.



CHICCO TESTA E IL PUNTO SULLE EMISSIONI: “IN CINA…”

Chicco Testa ha poi proseguito parlando delle emissioni di Co2: “Le emissioni mondiali continuano ad aumentare anno su anno, quando parliamo di Co2 parliamo di un fenomeno globale e mondiale, non ha senso che si riducano da una parte e si aumentino dall’altra. Crescono le emissioni perchè ci sono 4 quinti di umanità che hanno un enorme fabbisogno di energia e investono in un nuovi impianti di produzione di energia, ed è difficile dire che non possono farlo”

E ancora: “E’ chiaro che la Cina emette di più dell’Italia ma se vediamo le emissioni pro capite noteremo che sono più basse del resto del mondo. Se non si trova il modo di dare energia a basso costo ad Africa, Sud America e Asia, la battaglia è persa. Non è vero comunque che il governo non ha fatto niente, le nostre emissioni sono diminuite tantissimo ma sono una goccia nel mare, noi pesiamo l’1% delle emissioni mondiali, tutta l’Europa pesa solo il 7%”. Si è parlato infine del ponte sullo Stretto di Messina, “bloccato” da alcuni ambientalisti per via della pericolosità che avrebbe sugli uccelli che transitano di lì: “E’ il simbolo della pochezza del dibattito odierno ambientalista, se i nostri nonni avessero ragionato così non avremmo avuto l’Autostrada del Sole. Dovremo mettere in preventivo la morte di qualche uccello”.